Occupare uno spazio pubblico sottraendolo ai cittadini, vendere bevande evadendo le tasse, organizzare eventi e serate con ingresso a pagamento e senza permessi, addebitare i costi alla società comunale proprietaria dello stabile (quindi ai cittadini). Non solo: far passare tutto questo per qualcosa «di sinistra», qualcosa che vagamente ha a che fare con una dimensione sociale, collettiva. Serve una bella faccia tosta, per ammantare di motivazioni ideologiche un'attività del genere. Eppure Macao, tornato alla ribalta per l'incredibile iniziativa promossa in vista dell'8 marzo, occupa da quasi 5 anni una palazzina in viale Molise proprietà di Sogemi (in mano al Comune). Lo fa, spudoratamente, dal giugno 2012, quando dopo un lungo girovagare iniziato alla torre Galfa e proseguito nel settecentesco Palazzo Citterio, il collettivo si indirizzò verso l'ex macello di zona 4, non senza prmia aver tentato un'incursione all'ex Derby in via Mascagni, in via Eginardo e infine al Lirico. L'epopea dei «lavoratori dello spettacolo e dell'arte» era iniziata alla torredi via Galvani, dove il collettivo aveva ricevuto solidarietà inaspettate e visite impotanti, a partire da quella dell'allora sindaco Giuliano Pisapia. Anche oggi che tante cose sono cambiate, sembra che il Comune non abbia troppa fretta (o voglia) di sollevare la questione. Pochi giorni fa Radio popolare ha scritto: «Il Comune apre al dialogo», garantendo che «non c'è alcuno sgombero imminente per Macao», «almeno, non per il sindaco Sala». Sogemi in realtà è piuttosto convinta di liberare i locali. «Lo sgombero non dipende da noi ma è nel nostro interesse e solleciteremo le azioni necessarie» aveva detto alla Repubblica il presidente di Sogemi, Cesare Ferrero, «annunciando entro due o tre mesi un primo bando di assegnazione o vendita delle palazzine per fare cassa e sistemare il bilancio della società». Nel corso di un'audizione nel Consiglio municipale straordinario, d'altra parte, aveva annunciato lo stesso orientamento.
Proprio il consiglio municipale 4 ha inserito nel Dup, il documento unico di programmazione, l'obiettivo di «interventi efficaci e mirati» (leggasi sgomberi) contro le occupazioni abusive, anche per i problemi di convivenza che si creano. «Avvicinandosi la stagione estiva, aumenteranno i disagi per i residenti nelle vie tutto intorno, per la musica ad altissimo volume che si protrae fino a notte inoltrata, schiamazzi in strada etc» spiega la vicepresidente del consiglio Rosa Pozzani (Fi), che rivela: «Durante il sopralluogo in incognito fatto al Macao con alcuni colleghi, ciò che mi ha preoccupata maggiormente è l'affollamento degli spazi. Sarebbero da verificare le norme per la sicurezza e l'igiene».
Pare che l'ingresso, opportunamente segnato
col timbro lasciato sul dorso della mano, costasse 5 euro. E le consumazioni 2 euro e 50 l'una. Difficile pensare che su questi incassi si paghino le tasse. Ma i «compagni», si sa, possono fare questo e altro. Indisturbati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.