Luca Fazzo
Si volta pagina in Procura, con una delibera del Consiglio superiore della magistratura che disegna la squadra che governerà nei prossimi anni l'ufficio milanese della pubblica accusa: una delibera finalizzata ad archiviare definitivamente la pagina delle contrapposizioni interne e dei veleni che tanto hanno turbato gli ultimi anni della gestione di Edmondo Bruti Liberati.
Il successore di Bruti, Francesco Greco, si vede consegnare dal Csm uno staff all'insegna dell'affiatamento, composto da pm che in questi anni hanno condiviso esperienze e metodi di indagine all'interno della Procura. Manca ancora un passaggio, la ratifica da parte del plenum del Csm delle nomine approvate ieri dalla commissione incarichi direttivi: nomine avvenute quasi tutte all'unanimità. Per cinque dei sei posti disponibili, i voti si sono compattati sui medesimi candidati. Solo sul sesto dei sei posti a disposizione si andrà al ballottaggio tra due aspiranti entrambe titolate: Laura Pedio, attualmente sostituto procuratore, e Nunzia Ciaravolo, oggi in Procura generale.
Già praticamente certi della nomina da parte del plenum, scaramanzia a parte, sono Fabio De Pasquale, Alessandra Dolci, Eugenio Fusco, Tiziana Siciliano e Letizia Mannella. Tutti e cinque sono in servizio da oltre vent'anni come sostituti procuratori della Repubblica, e hanno tutti nel loro curriculum innumerevoli inchieste importanti. Proprio la continuità del loro lavoro all'interno dell'ufficio ha verosimilmente convinto il Csm che fossero pronti per il salto di livello, andando a dirigere i dipartimenti che sono il cuore operativo della macchina inquirente.
Toccherà adesso al capo, ovvero Francesco Greco, distribuire gli incarichi: sulla base di una organizzazione interna che però non sarà quella attuale, vecchia di un quarto di secolo, ma una struttura destinata a rispondere a esigenze investigative profondamente mutate. Entro la prossima settimana la nuova mappa dei dipartimenti sarà pronta per essere sottoposta da Greco alla assemblea dei pm. Tra le novità più rilevanti, l'accorpamento in un singolo pool delle indagini sulla grande criminalità economica e sulla corruzione, temi che - come dimostrato dalle indagini più recenti - sono spesso strettamente intrecciati.
Una sorta di «gara» interna stabilirà poi chi andrà alla guida di ogni dipartimento.
Alcune destinazioni appaiono probabili: Alessandra Dolci è il successore più probabile di Ilda Boccassini alla guida del pool antimafia, dove ha svolto tutta l'ultima parte della sua carriera; Tiziana Siciliano dovrebbe continuare ad occuparsi dei reati legati all'ambiente, al lavoro e alla sanità, come fa già oggi. E a indagare sul lato oscuro di economia e politica appaiono destinati Eugenio Fusco e Fabio De Pasquale, che su questi versanti hanno messo a segno risultati importanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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