Beneficenza

Si sono dovuti sporcare le mani. Anzi, solo la destra. Sono quarantadue i personaggi pubblici, da José Mourinho a Gennaro Gattuso, da Alessandro Gassman a Gianni Morandi, che hanno acconsentito a un rito da cui probabilmente mancavano da parecchio tempo, magari proprio dai tempi della scuola quando si giocava con i colori. Pittori per un giorno? Non proprio. Ai vip era richiesto un gesto elementare: immergere la propria mano nel colore e stamparne la forma su una tela bianca. Un gioco da ragazzi in effetti, se non fosse che quei lavori d'arte ancora incompiuti sono passati poi negli atelier di altrettanti artisti che, attorno all'impronta, hanno realizzato una vera e propria opera. Il bizzarro meccanismo è quello messo a punto dall'Ail, l'Associazione Italiana contro le Leucemie, che ripropone per il settimo anno l'edizione milanese di «Una Mano per l'Ail».
Sorprende guardando i dipinti la varietà di interpretazioni che gli artisti hanno dato a quelle cinque dita impresse in rosso, blu, giallo, verde. Il pittore Gianfranco Asveri ad esempio usa l'impronta dell'ex-centrocampista Gianni Rivera per ricreare un giocatore di calcio, in cui il palmo della mano diventa il tronco del corpo e le dita si trasformano nei pantaloncini della divisa. La mano del comico Bruno Arena del duo I Fichi d'India è invece parte integrante di un ritratto che Marco Lodola gli realizza. Ogni tela ha un'impronta di mano, a volte evidente, a volte nascosta e per trovarla bisogna aguzzare la vista. Come nel dipinto di Alessandro Papetti. La mano dell'attore Claudio Bisio c'è, ma quasi non si vede, immersa nell'atmosfera noir dell'opera. Lo stesso accade nel frutto della collaborazione tra Velasco e Mourinho. Il pittore nato e residente sulle sponde del Lago di Como dipinge la vela di una barca che nell'oscurità solca le acque nere del lago. Come in una notte buia bisogna abituare gli occhi per ritrovare l'impronta della mano dell'allenatore dell'Inter. Al contrario, in un eterno derby, l'impronta di Leonardo domina la tela. Abbinata all'artista Manuel Felisi, la mano dell'allenatore del Milan occupa tutta l'opera sul cui sfondo si riconosce uno scorcio dello stadio Meazza. E mani, ancora tante mani nel catalogo: c'è quella dell'ex pilota automobilistico Jean Alesi, dei calciatori Eto'o, Milito, Alessandro Nesta; degli attori Luca Argentero, Paolo Rossi, Stefania Sandrelli; dei cantanti Lucio Dalla, Cesare Cremonini, Franco Battiato; ma anche dei protagonisti della cultura e della scienza come lo scrittore Antonio Tabucchi e il ricercatore Luc Montagnier, abbinati rispettivamente ai giovani artisti Paolo Maggis e Matteo Negri. L'appuntamento per la vendita all'incanto delle opere è fissato per mercoledì 26 maggio alle ore 20,30 nelle eleganti sale di Palazzo Clerici.

Christie's, la casa d'aste che presiederà all'evento, comunica che le offerte non saranno gravate da alcuna commissione d'acquisto dato il fine benefico dell'iniziativa. Le basi d'asta sono fissate a 200 € per le opere degli allievi, a 500 euro per quelle degli illustratori e a 1.500 euro per ognuno dei quarantadue lavori dei pittori.

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