È stato inserito all'ultimo nell'ordine del giorno del direttivo metropolitano di Sel, il «caso» Daniela Benelli. O meglio, il ricorso dell'assessore comunale alla Casa di Sel, consigliere regionale del Pci dal 1980 al 1990, contro il taglio del 10% del vitalizio. Una scelta che non è stata apprezzata dal suo partito (nè dai suoi colleghi di giunta), che ieri ha invitato l'ex consigliere a ripensare alla sua scelta.
«Siamo sempre stati contro i vitalizi, non solo, la passata legislatura ci siamo fatti promotori di un emendamento che chiedeva l'abolizione dei vitalizi - spiega la coordinatrice Anita Pirovano - siamo quindi contrari alla decisione di Daniela Benelli perché divergente con la posizione del partito. La invitiamo a ripensare alla sua scelta».
Ieri l'assessore Benelli non ha voluto rispondere, ma due giorni fa sulla sua pagina facebook rivendicava il suo operato: «Non pretendo di dare lezioni di morale, ma perché in nome dell'opportunismo politico, avrei dovuto rinunciare a contestare un provvedimento sbagliato?» scrive l'assessore spiegando di «avere aderito a un ricorso collettivo».
Il «caso Benelli» dunque non è chiuso, nel corso del direttivo, infatti, il partito ha ribadito la posizione ufficiale, l'invito all'assessore a ritornare sui propri passi e ha concordato le modalità di un incontro con l'ex consigliere.
E se Daniela Benelli, come in parte anticipato, non dovesse ripensarci? Verrà espulsa o radiata da Sel? «Da noi l'espulsione o la radiazione non esistono nello statuto», la lapidaria risposta di Pirovano. La partita è tutta aperta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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