Berlusconi carica Fi: "Lo sfidante stupirà tutti. Sala manager ha deluso"

Telefonata del Cav al lancio della campagna. Nel programma Area C gratis per i residenti.

Berlusconi carica Fi: "Lo sfidante stupirà tutti. Sala manager ha deluso"

Abolizione di Area B e un'Area C a orario ridotto, solo dalle 7.30 alle 14 e gratis per i residenti. Il biglietto breve Atm a un euro. Trasformare il carcere di San Vittore in una «smart city» per i giovani e le vie commerciali della città - da corso Buenos Aires a via Torino - in veri e propri commerciali con dei «manager di quartiere» dedicati. Un fondo di garanzia per le imprese commerciali. Pillole del programma elettorale di Forza Italia per rilanciare Milano dopo la pandemia e supportare le famiglie e aziende in crisi. Manca pochissimo alla presentazione del «bomber» ma la squadra azzurra è in campo, sono arrivati i big nazionali e locali del partito ieri al Palazzo delle Stelline per lanciare ufficialmente la campagna per riconquistare Palazzo Marino dopo dieci anni di giunte Pd. La telefonata del presidente Silvio Berlusconi alle 19 «carica» gli azzurri. «Chi guida Milano deve saper guardare lontano senza omettere di occuparsi di buche e panchine rotte, chi ha amministrato in questi anni non ha saputo fare entrambe le cose, l'esperienza manageriale di Sala - sottolinea il Cav - aveva suscitato grandi speranze anche a chi non lo aveva votato ma sono andate deluse». La città «vive ancora di rendita su quanto creato dai sindaci Albertini e Moratti» mentre boccia le «ciclabili malfatte» di Sala che «rendono ancora più difficile circolare». Fi «è in crescita ma siamo ancora ben lontani da un livello soddisfacente, dobbiamo lavorare intorno alle nostre liste e al simbolo con tutte le forze, e spiegare che Milano merita il buongoverno di Fi». In sala si era diffusa la voce che potesse anticipare il nome dell'anti Sala, dopo la visita di Matteo Salvini ad Arcore nel pomeriggio. «Purtroppo - sottolinea invece - il tema che monopolizza la cronaca è il candidato. Non è una gara sui tempi ma sulla qualità delle persone, non vince chi ha già il nome ma chi presenta quello migliore. Ci prenderemo il tempo necessario, stiamo valutando imprenditori che ancora non sono usciti, non mi interessa che sia un politico o un civico ma che abbia la capacità di vincere e assicurare il buongoverno e stupiremo tutti per la qualità dello sfidante». Sembra lasciare aperto uno spiraglio per l'ipotesi politica di Maurzio Lupi, stoppata in mattinata da salvini. Berlusconi per motivi di salute non sarà capolista.

Tajani apre la kermesse assicurando che «non lasceremo niente di intentato, combatteremo fino al 10 ottobre perchè vogliamo che la capitale economica torni ad essere città azzurra». La commissaria cittadina Cristina Rossello è fiera del programma che ha coordinato e che disegna una città del futuro «attraente, solidale, internazionale, verde». Il segretario regionale Massimiliano Salini aggiunge che Milano «non può essere governata da sperimentatori di capricci, guardando i social e investigando le mode più diffuse». Il ministro Mariastella Gelmini aggiunge che Fi «sta scaldando i motori e vuole tornare con i gazebo per le strade» e chiede un applauso per il governatore Attilio Fontana, l'ex assessore al Welfare Giulio Gallera e all'attuale Letizia Moratti perchè «ci sono stati attacchi ingenerosi alla Lombardia ma oggi ha già fatto 8 milioni di vaccini ed è la prima in Italia». Prendono la parola (tra gli altri) i capigruppo in Regione Gianluca Comazzi e in Comune Fabrizio De Pasquale, il presidente dei Giovani Fi Marco Bestetti, il sottosegretario regionale Alan Rizzi. La senatrice Licia Ronzulli tuona: «Da Sala c'è stata una persecuzione ideologica degli automobilisti come se fossero un nemico da abbattere, ha seminato la città di ciclabili ed eliminato parcheggi.

Questo finto ambientalismo non ha reso l'aria di Milano più pulita, anzi l'ha peggiorata, come è peggiorata la qualità di vita dei milanesi che devono spostarsi per andare a lavoro. E sono a fianco delle mamme di Milano che combattono per avere il doposcuola che il Comune vuole tagliare, mamme che non hanno due o tre tate ma devono andare a lavorare e non sanno dove lasciare i figli».

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