Cronaca locale

Bernardo: "I sanitari No Vax? A casa e senza lo stipendio"

Il medico candidato sindaco spinge per la ripartenza. Scontro centrodestra-Sala sul destino dell'Area B e C

Bernardo: "I sanitari No Vax? A casa e senza lo stipendio"

«Non è accettabile che nell'ambito sanitario ci siano medici, infermieri e oss che non vogliono vaccinarsi». Tornando forse per un attimo soprattutto un primario di pediatra, il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo ieri ha ribadito la sua posizione sui vaccini, proprio mentre il contagio Covid dà segnali di ripresa, con un aumento della percentuale di positività dei tamponi.

Ospite a «Morning News» su Canale 5, il pediatra del Fatebenefratelli ha scandito: «Chi non vuole vaccinarsi sta a casa senza stipendio, perché i pazienti più che di una diagnosi quando guardano un medico hanno bisogno della certezza di avere di fronte una persona che non trasmette un virus». «A volte le persone non vanno a farsi visitare per questo timore» ha detto, e la stessa cosa - ha aggiunto - «vale anche per gli insegnanti, che dovrebbero vaccinarsi, così come altre categorie», dato che «abbiamo chiuso per due anni i ragazzi e ora devono tornare in presenza».

Sul tema dei vaccini, peraltro, Bernardo aveva già manifestato un'opinione netta, che prevede un sostanziale obbligo per i professionisti della sanità (e non solo) ma un margine di libertà molto maggiore per i normali cittadini. Sul tema, dunque, non esiste grande distanza rispetto alle posizioni del sindaco uscente, Beppe Sala, che pochi giorni fa ha chiesto una sorta di «Green pass» elettorale per tutti i candidati sindaco delle prossime elezioni amministrative.

Ma al di là di questa momentanea coincidenza di posizioni tuttavia, ripensando anche agli abbagli presi dalla sinistra e anche dal sindaco uscente soprattutto nel corso della prima fase della pandemia, qualcuno anche ieri ha immaginato la possibilità di affrontare la pandemia con un medico a Palazzo Marino.

Sicuramente, le posizioni non sono coincidenti su Area B e Area C, che Bernardo ha annunciato di voler rispettivamente cancellare e ridurre. «Non replico a Bernardo - ha risposto ieri Sala - ma dico con nettezza che noi andremo avanti sull'area B e sull'area C se vinceremo, perché crediamo che sia per il bene dei milanesi e il contributo di Milano a un problema drammatico di climate change». «Tutti noi ogni giorno vediamo i disastri che nascono dai problemi che nel mondo si generano per il cambiamento climatico che a sua volta nasce dall'inquinamento - ha affermato il sindaco - Milano se ne fa anche carico nel suo piccolo».

«Sala sarà tristemente ricordato come il sindaco delle ztl - ha replicato il capogruppo regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi - Con Area C e Area B la sua giunta ha vessato i cittadini, ignorando le istanze dei lavoratori e delle persone meno abbienti». «Forza Italia - ha proseguito - chiede da anni l'abolizione di Area B e il ridimensionamento di Area C.

Con Bernardo sindaco il centrodestra sosterrà una politica di incentivi e non di divieti».

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