Silvia Sardone, consigliere regionale di Forza Italia con 11.312 preferenze, è stata la donna più votata di tutta la Lombardia. Era il 4 marzo. Oggi è presidente della commissione Bilancio.
Presidente Sardone, a poco più di due mesi una clamorosa sconfitta del centrosinistra alle comunali di domenica.
«È la dimostrazione che uniti si vince: Forza Italia a Cinisello prende il 6 per cento. Il centrodestra intercetta le esigenze, i problemi, le domande dei cittadini: sta sul territorio, a differenza dei sindaci del centrosinistra che sono arroccati nei loro uffici».
Il centrosinistra, infatti, ha perso le sue storiche roccaforti nel Milanese: l'anno scorso Sesto San Giovanni, l'ex Stalingrado d'Italia, quest'anno Cinisello e Bresso.
«Il centrodestra ha vinto anche perché ha candidato ragazzi puliti, per bene e preparati che con il loro lavoro da consiglieri comunali di opposizione sono riusciti a portare a casa dei risultati e a farsi conoscere e apprezzare dai cittadini».
Certamente Siria Trezzi (Pd) sindaco candidato per il secondo mandato a Cinisello, era conosciuta e preparata. Eppure è stata clamorosamente sconfitta.
«Appunto! Trezzi ha fatto campagna elettorale come si faceva negli anni Ottanta: ha messo degli ombrelloni per abbellire il corso di Cinisello e ha fatto tagliare l'erba nei prati e nelle aiuole una settimana prima delle elezioni. Ma i cittadini non sono imbecilli».
I sindaci eletti a Bresso e Cinisello all'indomani della vittoria hanno annunciato, alleati con il primo cittadino di Sesto, che faranno fronte comune contro le politiche del sindaco di Milano Beppe Sala...
«Beppe Sala dimentica troppo spesso che sarebbe anche il sindaco della Città metropolitana anche se non è stato eletto. Ora i sindaci del centrodestra glielo ricorderanno tutti i giorni: deve capire che rappresenta anche i cittadini della provincia e che deve occuparsi anche dei loro problemi».
Quali saranno le prime battaglie?
«Per quanto riguarda i trasporti, i prolungamenti delle linee della metropolitana, vecchi progetti su cui il sindaco Sala non ha fatto assolutamente nulla. E il biglietto unico: non è più pensabile che i cittadini delle periferie e dell'hinterland siano costretti a pagare di più. Vogliamo il biglietto unico e una tariffazione in base al numero di fermate che si percorrono, non più a confine. È mai possibile che chi abita a Sesto Rondò e fa tre fermate paghi di più di chi sta a Sesto Marelli? Sala si comporta come se fosse solo il sindaco del centro di Milano».
Ha già annunciato telecamere antismog che dal 21 gennaio multeranno chi entrerà con un'auto diesel fino alla categoria Euro 3 nella Lez, la Low Emission Zone che corrisponde quasi a tutto il territorio cittadino.
«L'hinterland farà altrettanto. I sindaci del Nord Milano faranno politiche in antitesi per difendere e proteggere chi abita in provincia. Basta intendersi...».
Quali gli altri campi di battaglia?
«Si è visto per esempio l'approccio del sindaco di Sesto sui Daspo o sui luoghi di culto. Ma non è finita».
Cioè?
«Cinisello, Bresso e Sesto San Giovanni si stanno organizzando anche per fare rete nell'organizzare una serie di servizi,
come quelli sociali. Stesso discorso per la sicurezza: verranno fatti degli accordi tra i corpi di polizia locale e si sta pensando di istituire un tavolo di coordinamento per indirizzare al meglio le azioni e le forze».
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