Black Friday e multe, l'ira dei commercianti: "Pronti a fare ricorso"

Sanzioni da 1.050 euro a 35 negozianti Rozza: «Non volevamo colpire i piccoli»

Black Friday e multe, l'ira dei commercianti: "Pronti a fare ricorso"

Ha appeso sulle vetrine i cartelli con la scritta «Black Friday, meno 20%», come tutti. Ma si è visto arrivare una multa da 1.050 euro dalla polizia annonaria. È capitato a un commerciante di via Torino che vende calzature. E come a lui a pochi altri esercenti. In tutto 35 negozi, per la maggior parte mega store a più piani e catene. Tuttavia nella rete sono finiti anche i «piccoli». Che ora gridano vendetta e annunciano un ricorso contro la sanzione. «Non ce l'aspettavamo assolutamente, siamo totalmente stati colti di sorpresa - spiega uno dei commercianti multati - Di fatto il Black Friday è stato una trappola. Pubblicizzato in tutta Italia e gridato ai quattro venti in tutta la città ma illegale per le istituzioni». «Faremo ricorso contro la sanzione perché ci sembra palese l'assurdità della situazione che si è creata».

Il grosso malinteso nasce dalla legge regionale sulle liberalizzazioni del 2010, che vieta sconti sulla merce 40 giorni prima dell'inizio dei saldi in Lombardia (e trenta nel resto d'Italia). Da qui le sanzioni, a ciel sereno. «Nessuno ci aveva detto che il Black friday andava contro le regole, né Confocommercio, nè le associazioni di categoria». «Non era assolutamente nostra intenzione colpire i piccoli commercianti - spiega l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - ma se non avessimo fatto i controlli né dato le multe saremmo andati contro la legge». Di fatto le sanzioni ai piccoli negozi sono stati «un effetto collaterale». Ma la Rozza chiarisce: le regole sono regole. Il problema sta a monte e cioè nella legge regionale. La Lombardia avrebbe almeno dovuto approvare una deroga. La normativa va modificata e va anche sostenuta questa giornata di shopping».

Dal canto suo la Regione provvederà a mettere a posto le cose per il venerdì di sconti del 2017. Ma non può rimediare alla zona d'ombra che si è creata. «Quest'anno siamo stati avvisati troppo tardi per poter cambiare la legge in tempo - spiega l'assessore al Commercio Mauro Parolini - ma ridurremo a 30 i giorni del divieto di scontri pre saldi. E la stessa cosa farà anche la Regione Liguria, dove vige la stessa legge».

Gabriel Meghnagi, a nome dei commercianti di corso Buenos Aires, solleva un'altra questione: l'ammontare delle multe che, ad oggi sono uguali per tutti, a prescindere che l'attività faccia parte di una grande catena internazionale o si tratti di una boutique a gestione familiare.

«Se non altro - sostiene - la multa andrebbe determinata in base alla metratura del negozio. Ma le regole vanno cambiate. La giornata del Black friday serve per dare una mossa alle vendite e portare una ventata positiva al commercio. Da quest'anno l'iniziativa ha avuto una forte risonanza e va sostenuta».

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