Blindata dal premier la corsa di Formigoni «Ancora presidente»

Sarà Roberto Formigoni il prossimo candidato presidente della Regione. A blindare il governatore al Pirellone, inchiodandolo alla poltrona per il quarto mandato, è il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. In visita alla Fiera per «Milano unica», salone del tessile, il leader del Pdl approfitta dei commenti al piano casa della Lombardia per mandare un messaggio agli alleati, a partire dagli uomini della Lega: «Bravo Formigoni, sarai un grande prossimo presidente della Regione Lombardia».
«Sono solido, certo e garantito» ripete ormai da tempo Formigoni quando si tocca il tema della sua quarta corsa al Pirellone. Lui stesso, ai vertici della Regione da quindici anni, ha ricordato più volte che l’intesa con Berlusconi è maturata all’indomani delle politiche del 2008, quando Formigoni rinunciò a un possibile incarico di governo proprio per rimanere alla guida della Regione fino al 2015, anno dell’Expo. Il «sacrificio» delle ambizioni romane del presidente della Regione era maturato proprio per evitare che sulla Lombardia si accendessero gli appetiti della Lega, che da sempre desidera mettere in campo un proprio candidato per il Pirellone. «Resto per arrivare all’Expo ma anche per costruire le autostrade, l’alta velocità, gli ospedali» ha ribadito più volte Formigoni.
Berlusconi adesso ribadisce che ritiene la questione chiusa. E lo fa dopo che sia Umberto Bossi sia il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sono tornati a battere i pugni sul tavolo per le regionali del marzo prossimo. «La Lega vuole Lombardia, Veneto e Piemonte» è la richiesta rilanciata dai vertici del Carroccio, che ha hanno trovato un altolà da parte del Pdl. Adesso a pronunciarsi, sia pure senza polemica, è Berlusconi e questo allenta definitivamente la tensione al Pirellone, spingendo a concentrarla altrove, in particolare in Veneto.
Sono in molti a chiedersi a che cosa punti la Lega, dal momento che è chiaro da sempre a tutti quanto la Lombardia sia blindata nelle mani del Pdl, che è partito di abbondante maggioranza relativa.


Un segnale di presenza sul territorio è arrivato proprio ieri quando in galleria Vittorio Emanuele si sono ritrovati a pranzo Umberto Bossi, Giulio Tremonti e il figlio del Senatúr, Renzo. «Formigoni candidato? L’ha detto Berlusconi. Adesso pensiamo solo a preparare le liste per le elezioni» ha risposto Bossi a chi gli chiedeva un commento sulla ricandidatura di Formigoni al Pirellone.

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