Blitz incendiario alla Lega: terzo attentato in 9 mesi

Prima del fuoco appiccato l'altra notte, la saracinesca presa di mira con lanci di pietre e scritte

Blitz incendiario alla Lega: terzo attentato in 9 mesi

C'è chi - come la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani - esprimendo solidarietà alla Lega parla di «insopportabile clima di odio e insofferenza». E chi ancora, come il deputato e segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi - si augura che prima o poi «non ci scappi il morto». Poi interviene il ministro dell'Interno Matteo Salvini che non le manda certo a dire e in un video su Facebook, naturalmente con il suo stile personalissimo e inconfondibile, va dritto al punto: «Mando un abbraccio ai milanesi e ai leghisti milanesi, perché uno scemo o più scemi hanno lanciato una molotov contro una sede della Lega in periferia. Se fate certe cose, beh vuol dire che siete messi veramente male».

Come dar loro torto? Quello dell'altra notte è addirittura il terzo attentato in soli nove mesi contro la sede della sezione «Darsena» della Lega, che si trova tra via Giulio Carcano e via Brioschi, tra il quartiere Ticinese e lo Stadera, periferia sud della città. A maggio dell'anno scorso sulla saracinesca erano apparse infatti le scritte «Razzisti e assassini dovete morire». Neanche un mese dopo la sede era stata quindi bersagliata da una raffica di pietrate. E badate, ci stiamo limitando a questo particolare «indirizzo» del Carroccio milanese. Un luogo dove l'escalation di atti vandalici per ora si ferma all'altra notte, quella tra lunedì e martedì. Quando, intorno alle 4 del mattino, ancora una volta è stata presa di mira la saracinesca di via Carcano, alla quale è stato appiccato il fuoco con del liquido incendiario. Ed è subito allarme: un conto infatti sono le scritte e le pietrate, un altro le fiamme. Il rogo ha creato qualche danno alla parte inferiore della serranda. Sul posto la Digos che si sta occupando delle indagini.

Il gesto è stato criticato da tutti. Persino il sindaco Beppe Sala ieri mattina non ha esitato a parlare di «atti da condannare da qualunque parte stiano». Secondo il primo cittadino «i toni politici sono sopra le righe e sarebbe bene se tutti, ma proprio tutti gli schieramenti li abbassassero. Resta il fatto che sono gesti da condannare assolutamente».

Sempre Grimoldi parla di un «ennesimo atto intimidatorio» dopo quelli già avvenuti «a Cremona, a Varese, a Bergamo, in Brianza, nel milanese». «Qui si sta scherzando con il fuoco, questa caccia al leghista - ha sottolineato in una nota il deputato leghista - rischia di degenerare in tragedia».

Anche il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Massimo De Rosa non esita a bollare l'episodio come «grave».

«Lo condanniamo senza se e senza ma. È evidente che esasperare i toni del dibattito non serve e può essere dannoso - continua l'esponente pentastellato - La politica ha il dovere di mettere un freno a questa escalation. Come? Coinvolgendo i cittadini, favorendone la partecipazione in prima persona al dibattito, con proposte e risposte concrete».

Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega ha definito l'atto «vigliacco e nello stesso tempo pericoloso».

«Con questa serie di episodi intimidatori qualcuno sta cercando di alzare il tiro, nel tentativo di spaventare o limitare l'azione politica e amministrativa della Lega.

Mi auguro che questi delinquenti vengano individuati e puniti - conclude Scurati -. Si può essere in accordo o in disaccordo con il nostro lavoro, ma il dissenso si esprime con il confronto democratico, non con la violenza».

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