Cronaca locale

Il blitz mette d'accordo tutti: "Accertamenti da estendere"

Reazioni politiche positive all'intervento. Anche Sala fa dietrofront: "Ok alle verifiche con modalità giuste"

Il blitz mette d'accordo tutti: "Accertamenti da estendere"

E il blitz anti-degrado alla stazione Centrale stavolta mette d'accordo tutti, da sinistra a destra. Sindaco Giuseppe Sala in testa, che in un'occasione analoga invece era stato critico. «La Centrale è simbolica per Milano - ha detto - quindi bene il controllo con le modalità giuste». E ha aggiunto: «Con il prefetto e il questore ci siamo parlati, credo che il tema sia la continua vigilanza e ogni tanto intervenire per verificare i documenti».

Già, proprio così: le reazioni politiche sull'avvenuto intervento delle forze dell'ordine in piazza Duca D'Aosta si sono trasformate in un coro unanime. L'assessore alla Sicurezza del Comune Carmela Rozza, per esempio. Chiarisce che era stata chiesta un'«operazione di sostanza e non di spettacolo». Missione compiuta, perché - aggiunge - sono state fatte verifiche su «persone che sostano costantemente in Stazione». Con questa regola: chi ha i documenti ed è in regola «viene fermato e controllato, chi non ha i documenti viene portato in questura». Il presidente della Regione Roberto Maroni ricorda di avere auspicato i controlli «il 3 maggio scorso all'indomani della prima operazione avvenuta nel principale scalo milanese». E ora si augura «che queste verifiche, come ho chiesto nell'ultimo incontro col prefetto di Milano, siano estese a tutte le stazioni ferroviarie della Lombardia a rischio sicurezza». Dello stesso avviso il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Riccardo De Corato, secondo cui «se i blitz non sono sporadici possono servire». Fa sapere che un altro luogo dove i migranti bivaccano giorno è notte «è la zona tra porta Venezia e Giardini Montanelli».

Plaude al blitz anche Forza Italia che da tempo denuncia la delinquenza, il degrado e i bivacchi di piazza Duca D'Aosta, «diventato ormai uno dei luoghi più insicuri di tutta la città», considera Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Fi. Che aggiunge: «Penso anche ad altri quartieri complessi come Corvetto, San Siro e via Padova, sempre più spesso nelle mani delle solite bande di immigrati irregolari». Insomma, il tema della sicurezza e della lotta all'illegalità merita un impegno costante; «mai abbassare la guardia», conclude.

Anche per Pierfrancesco Majorino l'intervento pur essendo stato utile non basta. L'assessore comunale alle Politiche sociali pone l'accento sul lavoro comune da fare «per garantire accoglienza ai migranti, sicurezza dei luoghi della città e lotta al degrado». In questo quadro, fa sapere, sono state intensificate «svariate azioni per togliere dalla strada chi vive ai margini».

Conclude il coordinatore di Forza Italia a Milano Fabio Altitonante con un appello diretto al Pd: «La zona intorno alla stazione Centrale è diventata invivibile - ribadisce - con degrado, spaccio e violenza.

Se il Comune di Milano questa volta non si oppone perché il controllo è più blando, per noi vanno benissimo anche elicotteri, perquisizioni, clandestini in questura, espulsioni».

Commenti