Pio XII è morto il 9 ottobre del 1958. Cinquantacinque anni fa. Ma da qualche mese Papa Pacelli è riapparso su Twitter. Colui che ha tentato di evitare la seconda guerra mondiale, l'uomo che ha messo in salvo tanti ebrei ma è ancora sotto studio per il suo atteggiamento verso il nazismo, il Pontefice che ha scomunicato i comunisti e scritto il primo documento per i migranti, si esprime con 140 lettere sul social network. E ha molti giovani followers.
Autore del profilo twitter è un ventiseienne bocconiano. Si chiama Luigi Testa, è originario di Avellino, dottorando di Diritto costituzionale all'Università di Pavia e assistente alla Bocconi. La passione per Pio XII risale agli anni dell'adoloscenza: «È nata come interesse storico, poi si è aggiunta la devozione personale». Lui e il gruppo di amici che lo segue (cresciuto dopo un articolo sull'Osservatore romano) lo vorrebbe sugli altari. Come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II: «Loro sono canonizzati prima perché sono figure meno controverse dal punto di vista storico. E poi manca un movimento di devozione popolare per Pio XII: ci piacerebbe contribuire noi a diffonderlo». Ma che cosa twitta Pio XII? Pensieri spirituali ma anche temi di attualità. Testa, che ne conosce bene pensiero e opere, sa scovare le frasi adatte all'oggi.
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