Ancora una vota, per il terzo anno consecutivo, dai dati della Questura emerge un quadro di forte sofferenza sociale, con una crisi economica che «morde» le fasce sociali più deboli e fa aumentare i reati «predatori», come furti e scippi. Mentre scendono i crimini più «complessi», come le rapine in banca e in uffici postali. «Questo non significa rassegnarsi alle aggressioni delle vecchiette per strada, dobbiamo invece insistere sulla prevenzione e sul coordinamento con le altre forze di polizia, per potenziare il controllo del territorio» ha commentato il questore Luigi Savina.
Un impegno che ha comportato un aumento delle denunce, 7.6 per cento, degli arrestati, 3.8, dei controlli, di persone, 11, auto, 8.5, e documenti, 33 per cento. E questo sicuramente ha provocato un decremento dei reati più gravi. Tra il 2011 e il 2012 le rapine in banche e poste sono scese da 155 a 118, pari al 23 per cento. Merito anche di telecamere, metal detector, rilevatori di impronte digitali all'ingresso, fondi cassa ridotti al minimo. Ma contemporaneamente aumentano gli assalti a bar, negozi e farmacie, passati da 596 a 776, più 30 per cento. «La prevenzione è la parola chiave - spiega Savina - con banche e poste siamo riusciti a instaurare un rapporto di continuo scambio di informazioni che ha portato a questi risultati. Stentiamo invece a instaurare lo stesso dialogo con i privati, piuttosto restii ad ascoltare i nostri consigli. Continuiamo a dire agli esercenti di tenere sgombere le vetrate, per non coprire il rapinatore durante il colpo, di non accumulare troppi soldi in casa, di dotarsi di porte blindate. Come invitiamo tutti i cittadini ad adottare accorgimenti come cambiare ogni due anni serratura e non lasciar capire quando sono in vacanza».
Questi consigli poco ascoltati hanno comportato dal 2011 al 2012 un generale aumento dei reati predatori: gli scippi passano da 1.589 a 1.963 (23,5%), i borseggi da 24.556 a 25.678 (4,6%), i furti in casa da 16. 483 a 18.020 (9,3%), negli esercizi commerciali da 9.776 a 10.802 (10,5%), le rapine in strada da 2.433 a 2.560 (5,2%). Ma sono soprattutto le aggressioni in casa a crescere smisuratamente: da 155 di due anni fa a 236 dell'anno scorso, più 52,3 per cento. «Attenzione però a non confonderle con la passate aggressioni in villa però - precisa subito il questore - qui si tratta di agguati negli androni dei palazzi per strappare borse o catenine d'oro. Certo contro queste aggressioni è difficile attuare piani di prevenzione, per questo insieme alle altre forze di polizia, carabinieri, finanza, vigili urbani, teniamo incontri periodici per scambiarci informazioni.
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