Sabrina Cottone
Papa Francesco piace ai ragazzi e non è solo un'impressione lasciata alle valutazioni soggettive. A documentarlo sono i dati del «Rapporto Giovani», l'indagine curata dall'Istituto Toniolo in collaborazione con l'Ipsos e la Fondazione Cariplo. «L'83 per cento dei giovani (tra i 18 e i 29 anni, ndr) si identifica con il linguaggio di Bergoglio» è la sintesi della ricerca lanciata nel 2013 e ripresa con approfondimenti periodici e indagini qualitative. Il libro Dio a modo mio, del 2015, «conferma la fiducia e l'ammirazione nei confronti del Papa, insieme a una maggiore fatica a rapportarsi con la Chiesa nel suo complesso», spiega il professor Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia all'Università Cattolica e membro del gruppo di lavoro del «Rapporto Giovani» Toniolo.
A confermare questa sintonia è l'alta percentuale di studenti che si sono presentati alla Diocesi per offrirsi come volontari in occasione della visita del Papa, che sarà a Milano il prossimo 25 marzo. Gli studenti sono in netto vantaggio sui pensionati. Anzi, si può dire che se tra i giovani c'è un boom (sono il 27 per cento del totale), tra le persone anziane e già a riposo il desiderio di fare da volontari per il Papa è più basso (sono il 9 per cento del totale). E se l'età media dei volontari è di 38 anni, il 26 per cento ha meno di 30 anni.
I dati arrivano dall'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi e sottolineano anche un altro aspetto: la domanda era di tremila volontari, l'offerta è arrivata a quota tremilaseicento. Tanti giovani e anche numerosi stranieri per il Papa «arrivato dalla fine del mondo»: se i più numerosi sono i filippini con 300 volontari, seguono indiani, ecuadoregni e brasiliani e gente di altre parti del mondo.
I più impegnati sono i giovani. «Non c'è dubbio - spiega ancora Triani - che, rispetto alla figura di Papa Francesco, i giovani hanno una forte ammirazione per almeno tre motivi. Il primo è per il linguaggio molto diretto, il secondo per la forza di rinnovamento e il terzo come testimonianza diretta delle cose che dice, che forse è quella che incide di più. Quando parla di Chiesa in uscita che utilizza un messaggio poco formale, è lui stesso il primo a usare un linguaggio informale eppure significativo. E lo stesso vale per l'accoglienza, che predica e pratica con gesti. Per questo nei giovani suscita un tasso di fiducia molto più alto rispetto a quello dell'istituzione ecclesiale, ovvero la Chiesa nel suo complesso».
C'è poi lo stretto legame dei giovani con il volontariato. Dice Triani: «Il dato va letto anche come una testimonianza della vitalità delle realtà ecclesiali lombarde, nella loro capacità di coinvolgere ragazzi e giovani.
Il volontariato è forte, lo si vede anche negli oratori estivi, in cui sono impegnati tantissimi giovani. Sono 57mila gli adolescenti e 34mila i giovani tra i 19 e i 30 anni che fanno volontariato negli oratori estivi di tutta la Lombardia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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