Il "Boss" sfora l’orario e i 60mila al concerto restano senza metrò

Springsteen va oltre le 24, i fan trovano diverse stazioni chiuse. Proteste dei residenti per traffico e volume. Pisapia "a scrocco"

Il "Boss" sfora l’orario e i 60mila al concerto restano senza metrò

«Una settimana fa è arrivato il Papa, la prossima arriverà Madonna ma Dio è qui ora». Uno dei cartelli alzati per Bruce Springsteen. Nessuno si azzarderebbe a interrompere Dio, ma è stato impossibile fermare anche il Boss che due sere fa ha mandato in delirio i sessantamila fan a San Siro per la prima tappa del tour italiano. Nel 2008 Springsteen sforò i limiti imposti per i concerti allo stadio, 22 minuti di bis di troppo, il comitato antirumore dei residenti (SanSiro vivibile) si attaccò alla delibera del Comune che fissava tassativamente lo stop ai decibel alle 23.30 e denunciò il promoter Claudio Trotta, patron della Barley Arts. É finita con due gradi di appello e due assoluzioni, nessuna multa, ma nell’ultimo tour il Boss preferì girare. Conoscendo il personaggio, questa volta il promoter Roberto De Luca è riuscito a strappare a Palazzo Marino delle condizioni più morbide. Intanto due decibel in più sia per Bruce che per Madonna (a San Siro il 14 giugno), da 80 a 82. E la condizioni di «assicurare il completo deflusso del pubblico dallo stadio entro la mezzanotte e mezza». Nessun accenno all’orario della musica, o sarebbe di nuovo a rischio multa visto che il Boss ha salutato i fan solo alle 24.15. «Il concerto dovrà finire entro le 23.30 massimo 23.45» faceva i conti qualche giorno fa proprio De Luca in piazza Scala. Del resto, l’inizio era stato anticipato addirittura alle 20. Ma Springsteen a 62 anni è irrefrenabile, ha intonato We take care alle 20.40 e si è concesso la prima e unica pausa di pochi minuti alle 23.20. Una raffica di bis. Quando è ripartito l’ultima volta con Twist and shout molti le luci dello stadio erano già accese o molti spettatori che si erano avviati all’uscita sono ritornati di corsa su per le scale. Il deflusso ha registrato (ovviamente) qualche minuto di ritardo, impossibile «sgomberare» San Siro in un quarto d’ora. Proteste invece per chi contava di rientrare con i mezzi pubblici. «Lasciate a casa l’auto» è l’appello ribadito fino ai giorni scorsi. Per evitare il traffico nella zona Comune, Atm e organizzatori hanno concesso il biglietto gratis ai possessori del ticket per il concerto, prolungato l’orario del metrò e potenziati i mezzi di superficie. Ma chi si è infilato sulla rossa a piazzale Lotto e si fermava (per dire) alla stazione di smistamento più vicina in Cadorna trovava la verde «sbarrata». Tutto chiuso, si prosegue in taxi. Altro che sconto di 1,50 euro sul biglietto, conveniente solo se le tre linee vengono allungate fino all’una di notte. Il comitato dei residenti aspetta invece dopo Madonna per fare il bilancio ma «per ora - afferma la portavoce Silvana Gabusi - non è cambiato niente. Volume alto, vibrazioni in casa, il traffico del dopo concerto prolungato oltre il previsto. Per ora direi che il “vento“ non sia cambiato».
Continua la protesta del radicale Marco Cappato sui politici gratis ai concerti. Dopo Springsteen offrirà alla lotteria on line anche i 2 biglietti che ogni consigliere riceve gratis.

«Dopo un anno di amministrazione arancione non si può più attribuire alle precedenti Giunte la responsabilità di un sistema opaco, inutile per le esigenze di rappresentanza del Comune e dannoso in termini di immagine di fronte alla cittadinanza». Ma anche il sindaco Pisapia è andato «a scrocco» al concerto del Boss e ha caricato la foto su Facebook: fronte del palco, poltroncina rossa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica