Braccato e ucciso: la fine di Samsul in un video

Gli ultimi istanti di vita del cameriere accoltellato dai marocchini

Braccato e ucciso: la fine di Samsul in un video

Una preda braccata dai killer e poi uccisa a coltellate. I terribili ultimi minuti di vita di Samsul Haque, 22enne nato in Bangladesh con un lavoro da cameriere in via Dante, sono immortalati nelle immagini delle telecamere di sorveglianza diffuse dai carabinieri. Non si vede l'istante dell'accoltellamento mortale da parte dei due marocchini di 28 e 30 anni, poi arrestati. Si vedono però l'inseguimento della vittima e la fuga dei rapinatori assassini dopo il delitto.

Sono da poco passate le 2 della notte tra il 26 e il 27 aprile scorsi. In poco meno di due minuti - tra le 2.13 e le 2.15 - si consuma l'omicidio. Saad Otmani e Abdenachemi Amass, entrambi immigrati irregolari, hanno già messo a segno tre violente rapine. Due a Cinisello Balsamo e una dietro l'angolo, in via Gaffurio. Per prendere cellulari e pochi spiccioli, non hanno esitato a usare il coltello. Haque, zainetto rosso in spalla, cammina verso la strada in cui gli stranieri stanno assalendo due studentesse, una inglese e una americana. Probabilmente si accorge di quello che sta succedendo oppure capisce di essere stato visto e di essere diventato un testimone scomodo e un'altra preda. Cambia bruscamente direzione e tona indietro, verso via Settembrini. Affretta il passo, si guarda alle spalle, ha paura. Un attimo dopo nelle immagini sbucano i due criminali, gli vanno dietro, corrono per prenderlo. Uno ha una t-shirt nera con una figura quadrata bianca sul davanti, l'altro una felpa bianca. Gli stessi abiti che indosseranno la mattina successiva, quando i carabinieri li fermeranno all'estero della stazione Centrale.

Cambio di scena. Il giovane cameriere gira l'angolo, gli inseguitori lo tallonano. Poi Samsul cambia marciapiede e loro continuano a correre nella stessa direzione. Qui uno dei due si gira verso il giovane e lo indica. Il 22enne non ha scampo, verrà raggiunto e accoltellato proprio in via Settembrini, fuori dalla portata delle telecamere dei negozi della zona.

I video riprendono infine la fuga degli aggressori, sempre uno dietro l'altro. Hanno in mando due cellulari, bottino della notte di sangue.

I filmati sono stati sequestrati dai militari. Sono serviti a catturare i responsabili e sono agli atti come prova nell'inchiesta.

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