Al sindaco tocca fare il dopolavoro. «Qui stiamo continuando a parlare del governo e a volte ci dimentichiamo che tra un mese si torna di nuovo a votare, con elezioni molto molto delicate in grandi città ma anche in tanti Comuni intorno a Milano». Il 10 giugno, a quasi un anno dalla tornata delle amministrative che portò (tra l'altro) il centrodestra ad espugnare dopo 72 anni la roccaforte rossa di Sesto San Giovanni, sono chiamati alle urne i cittadini di 103 Comuni della Lombardia. Si vota nei due capoluoghi di provincia Brescia e Sondrio ma anche in dodici Comuni della provincia milanese come Arese, Bareggio, Basiglio, Bresso, Cerro Maggiore, Cinisello Balsamo, Opera. «Durante questo mese - ha anticipato ieri Beppe Sala - laddove mi sarà possibile cercherò di dare una mano ai candidati sindaci del centrosinistra, farò campagna per loro, cercherò di andare la sera e nel weekend per non rubare tempo al mio lavoro. Non voglio dare l'idea che non mi occupo della città per supportare il sindaco di Arese o di altri Comuni, però certamente nei tempi corretti lo farò». Una replica alle accuse già sollevate nei giorni scorsi dal centrodestra, quando il sindaco ha mostrato un grande attivismo nel dibattito sul post Renzi, arrivando a proporre un gruppo di «dieci saggi, personalità riconosciute per rifondare il Pd». E «non era una provocazione - ha ribadito ieri -, si continua a dire che non c'è un'alternativa a Renzi, allora troviamo un'alternativa di gruppo». Poi, fa una leggera marcia indietro, «io non chiedo neanche di farne parte perchè non ho la tessera del Pd, ma il mio suggerimento è di puntare un pò sulla collettività in questo momento». Un discorso analogo a quello lanciato sabato e quasi in contemporanea dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «É stato casuale - assicura Sala - anche se ci siamo sentiti nelle settimane precedenti e vale la pena che il dialogo tra noi, due amministratori locali di riferimento del centrosinistra, sia allineato».
Tornando al tour elettorale, Sala fa presente che i Comuni su cui intende soprattutto concentrarsi sono «Arese, Cinisello Balsamo, Bresso» dove i sindaci uscenti cercano il bis ma vedono traballare la poltrona. E lascia intendere che tanti si sentono in situazione disperata, con la fiducia nel Pd nazionale ai minimi storici. Stanno cercando un aiutino dal sindaco di sinistra più in vista in questo momento anche candidati Pd da fuori regione, ma in questo caso Sala si sta facendo scrupolo di non apparire troppo impegnato nella campagna e poco sul territorio. Ad Arese dovrà supportare l'uscente Michela Palestra insidiata dal leghista Vittorio Turconi, sostenuto da tutto il centrodestra. A Cinisello Balsamo il giovane capogruppo uscente della Lega Giacomo Ghilardi vuole mandare a caso il sindaco Siria Trezzi che cerca una difficile riconferma. A Bresso il candidato del centrodestra Simone Cairo vuole la poltrona del Pd Ugo Vecchiarelli. In visita a Sala a Palazzo Marino sono arrivati ieri anche i consiglieri regionali del Pd guidati dal capogruppo e segretario metropolitano Pietro Bussolati: «É fondamentale poter contare su una sinergia collaborativa tra Comune e Regione a partire da mobilità, trasporti e edilizia» ha scritto Bussolati su Facebook.
Rimane critico il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi: «Sala dice di non voler trascurare Milano? Prima di
covare ambizioni nazionali o velleità da leader si occupi di buche stradali ed emergenza sicurezza nelle periferie. Per telefonare a Zingaretti ed elaborare strategie politiche c'è sempre tempo, una volta finito il lavoro».
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