Buche su strisce e marciapiedi. "Ai pedoni serva una polizza"

Colacicco (Piattaforma Milano): "Anziani vittime più fragili e più in difficoltà. Rinunciano alle cause"

Buche su strisce e marciapiedi. "Ai pedoni serva una polizza"

Una polizza per il pedone, o meglio per gli anziani che sempre più a Milano sono vittime di cadute per le buche soprattutto sui marciapiedi e sulle strisce pedonali. Paradossalmente i luoghi che dovrebbero essere i più sicuri e che si trasformano a tradimento in trappole insidiose. Diversi gli aspetti del problema: gli anziani, che sono le vittime principali delle buche e, quindi, delle cadute perché magari non vedono bene, hanno difficoltà o sono precari nella deambulazione, sono anche quelli che risentono maggiormente dei traumi. Allo stesso tempo, però, non sporgono denuncia, forse perché pensano che non ne valga la pena, non possono permetterselo o non sanno come fare. A parlare sono i dati, che descrivono un trend decrescente del risarcimento medio alle vittime da parte del Comune: nel 2016 ammontava a 2.010,93 euro, nel 2017 1.540,73, nel 2018 di 1.015,98, troppo basso rispetto ai costi per le spese legali. Oltre al danno, la beffa verrebbe da dire perché gli anziani che cadono per colpa della mancanza di manutenzione delle strade - il Comune ha messo a bilancio per la manutenzione di strade, sottopassi, sovrappassi, masselli 49 milioni di euro nel 2020 dimenticandosi però dei marciapiedi - si trovano a dare fondo ai risparmi e si fanno aiutare dai parenti. Perché un anziano se cade rischia molto spesso di finire immobilizzato in un letto e quindi dipendente dall'aiuto di qualcun altro. Eppure le liquidazioni corrisposte da parte dell'amministrazione corrispondono al 42 per cento del danno nel 2016, al 32 per cento nel 2017 e al 29 per cento nel 2018.

Ecco allora la proposta che arriva da Orietta Colacicco, coordinatore delegato della Commissione Mobilità di Piattaforma Milano: «Istituire un servizio di pronta assistenza per gli anziani, o almeno un fondo, che copra immediatamente le spese di prima necessità. Se un anziano è solo e non può camminare ha bisogno di aiuto per tutto: spesa, farmacia, pulizia personale e di casa. Fino al 2009 in caso di caduta e di invio al pronto soccorso la polizia appena possibile compilava un verbale, e il cittadino veniva seguito sino alla chiusura della malattia, con la proposta di una liquidazione. Ora gli anziani devono denunciare e poi aprire una vertenza, ricorrendo nella maggioranza dei casi a un legale, quindi anticipando spese e andando anche a rischio».

Fino a un reddito netto di 11.493,32 euro di reddito chiunque ha diritto al gratuito patrocinio, quindi l'equivalente di pensioni intorno ai 900 euro. Gli altri? Pagano, o desistono. Quasi tutte le compagnie assicurative - il ragionamento di Orietta Colacicco - offrono polizze di assistenza o tutela legale, così esistono prodotti che riguardano la tutela totale della famiglia, o anche solo gli aspetti relativi alla circolazione, piuttosto economiche.

«Mi sto rivolgendo perché venga studiato e offerto un prodotto specifico per gli over65 anni, una sorta di assicurazione del pedone, a un costo di polizza molto basso. Sensibilizzerò quanti più possibile perché il tema venga affrontato a ogni livello così affinché perché il Parlamento si impegni per far aumentare il limite di reddito del patrocinio gratuito».

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