Colpo di scena sulla gara dei buoni pasto in Comune. Il caso aveva scosso Palazzo Marino poco più di un anno fa. Prima, a fine marzo, erano scoppiate le polemiche politiche: un'interrogazione in aula dei consiglieri di Forza Italia Fabrizio De Pasquale e di Matteo Forte del Polo dei Milanesi aveva portato il caso alla luce (e sui giornali). Poi venne fuori che anche l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici stava indagando sull'asta appena chiusa dal Comune per i servizi di ristorazione per i 15mila dipendenti del Comune. Un appalto molto sostanzioso, da 28 milioni di euro. Il presidente del Comitato buoni pasto, voucher sociali e servizi (Cobes) istituito da Confindustria aveva sollevato pubblicamente dei sospetti sulla gestione del bando. In cima alla graduatoria, nonostante un ribasso dello 0,01% - quasi nullo - era risultata Edenred Italia, multinazionale che possiede tra gli altri il marchio Ticket Restaurant. Altre società del settore avevano depositato buste (a quanto pare con cifre più vantaggiose per l'amministrazione) ma erano risultate non ammissibili. A parte le polemiche dell'opposizione e di Cobes, sullo strumento stesso della gara - se Milano come altri Comuni aderisse alla convenzione Consip per i buoni pasto, la gara gestita dallo Stato, «potrebbe risparmiare - sostenevano almeno 5 di quei 28 milioni di euro» - l'Autorità di vigilanza aveva chiesto al sindaco approfondimenti sull'aspetto formale, ossia come mai si fosse arrivati a scegliere un ribasso così minimo se erano presenti altre offerte più convenienti, e la possibilità che si fosse in presenza di un possibile conflitto di interessi. La presidente del cda di Edenred Graziella Gavezzotti è la compagna del vicedirettore generale del Comune Sergio Mancuso. Lui stesso aveva lavorato nel gruppo, che fino al 2010 si chiamava Accor. Il dg Giuseppe Tomarchio aveva subito escluso l'ipotesi, garantendo che il suo vice non aveva toccato palla sul bando e aveva informato subito l'amministrazione delle due circostanze. Tomarchio peraltro aveva assicurato, parole dell'aprile scorso, che l'incarico non era ancora formalmente assegnato e tutte le verifiche erano in corso.
Arriviamo ad oggi. Di verifica in verifica (e di proroga in proroga del servizio al gestore in corso, era già Edenred) la gara per i buoni pasto è rimasta congelata per quasi anno ma dal primo febbraio scatterà finalmente il nuovo affidamento, fino al marzo 2018. Con verbale del 26 novembre scorso, la gara bollente è stata aggiudicata, colpo di scena, alla società Sodexo Motivation Solution Italia che aveva offerto un ribasso percentuale unico del 4,923% sui corrispettivi unitari a base d'asta.
«Rimango dell'idea che non aderendo alla convenzione Consip abbiamo sprecato milioni in questi anni e lo faremo ancora - attacca De Pasquale (Fi) -, ma guarda caso dopo polemiche e le indagini la giunta ha congelato la gara per quasi un anno e poi è cambiato il risultato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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