Marta Bravi
Un salotto nel salotto. O meglio sotto. Benvenuti nell'ex diurno Cobianchi di piazza Duomo, angolo via Pellico, a due passi due dalla Galleria. Nato nel 1924 su disegno dell'architetto milanese Vega, in stile liberty. Il Cobianchi era una catena di bagni pubblici sparsi per tutto lo stivale, dove si potevano trovare acqua calda a volontà, un bagno rilassante in vasche di porcellana, servizi di manicure e pedicure, barbiere, massaggiatori e parrucchieri. Tra i servizi offerti ai viaggiatori anche la biglietteria dei treni, uffici di Banco e Cambio, dattilografia, segreteria, e una sala scrittura.
Bene, ora il Cobianchi tornerà a rivivere con un inedito progetto culturale. Lo spazio di 1700 metri quadrati è stato messo a bando da Palazzo Marino nella primavera del 2016, ad aprile è stato vinto dall'Associazione temporanea di scopo formata da Ente Ideazione Ciao, Fondazione DnArt, Associazione Italiana Cultura Teatrale Classica. Obiettivo del bando: valorizzazione dello spazio storico e organizzazione di attività ed eventi culturali e servizi collaterali. La concessione dello spazio per soli tre anni - un tempo piuttosto limitato per far decollare un progetto del genere - prevede un canone di affitto di ben 186mila euro l'anno, difficile da pagare per un ente no profit. Da qui la possibilità di dare lo spazio per eventi aziendali di natura culturale, serate speciali a inviti, esposizioni temporanee di un certo profilo.
L'ampia area, che corre sotto piazza Duomo, precisamente tra via Pellico e via Cattaneo è stato diviso in tre sezioni, con altrettante funzioni. L'ingresso e il salone liberty, con mobili e arredi originali dell'epoca - l'arredamento è stato messo a disposizione da Habitare Arredo e Desing di Tradate - ospiteranno un caffè letterario e un piccola area ristoro, oltre a servizi turistici. L'ambizione della cordata di operatori culturali guidata da Riccardo Bertollini, presidente della Ats e Elena Fontanella, direttrice artistica è di «trasformare il Cobianchi in un punto di accoglienza per turisti, ma non solo. Chi arriva in piazza Duomo - spiega Bertollini - avrà la possibilità di informarsi su tutti gli eventi e le iniziative culturali in cartellone, acquistare i biglietti di teatri e mostre, ascoltare reading sorseggiando un tazza di thè, assistere a un concerto o una lettura di poesia dialettale».
Unica pecca della location: il degrado in cui versa via Cattaneo, tra parcheggio selvaggio e clochard che usano la strada come latrina.
Fil rouge: la cultura della vecchia Milano nel dialetto, nella tradizioni, nella cucina. «Tutto quello che verrà servito al bistrot, che sarà affidato grazie alla supervisione di Alfredo Zini, coordinatore delle Botteghe storiche, a un grande nome della ristorazione - racconta Elena Fontanella - sarà della filiera milanese e lombarda. Forse non tutti sanno, per esempio, che lo zafferano si produce a Casate Novo».
Al caffè letterario, che aprirà domani, tra un bicchiere di Franciacorta e una birra artigianale, un assaggio di risotto o un semplice caffè sarà possibile anche acquistare i libri di case editrici indipendenti. Insomma sarà luogo aperto ai tutti (l'inaugurazione dell'intero progetto è fissata il 1 marzo) con particolare riguardo ai turisti che potranno fare base in piazza Duomo, o meglio sotto la piazza, grazie anche agli orari 7 giorni su 7, dalle 7 alle 2 di notte. La seconda ala dello spazio è dedicata agli eventi: dal teatro, che debutterà con lo spettacolo di Corrado Tedeschi la notte di Capodanno, alle mostre, la prima sarà su Pompei a cura di Alberto Angela.
La terza sezione, con ingresso indipendente, sarà invece dedicata al coworking: un centinaio di posti a disposizione con accesso al wi-fi e all'area ristoro permetteranno a free lance, uomini di affari, professionisti di passaggio di avere una postazione per lavorare, incontrare persone, fare riunioni nella salette dedicate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.