Cronaca locale

Il cambiamento climatico visto dai grandi fotografi

La Terra minacciata dal riscaldamento globale in mostra con gli scatti del National Geographic

Il cambiamento climatico visto dai grandi fotografi

Gruppi di bambini in visita siedono nella prima sala della mostra che il Museo di Storia Naturale di Milano dedica al surriscaldamento terrestre. È impressionante che sia ormai evidente la necessità di mettere al corrente piccoli di 5-6 anni sulle cause e gli effetti, attuali e futuri, del riscaldamento globale. Eppure, giustamente, è così. E quindi ogni mattina numerose sono le classi che si recano in visita alla mostra Capire il cambiamento climatico, fino al 26 maggio al Museo di Storia Naturale di Milano in corso Venezia 55, e numerose sono le visite guidate per le famiglie organizzate durante i weekend. Perché il percorso promosso e prodotto dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con National Geographic Society e con la curatela scientifica di Luca Mercalli, Presidente della Società Metereologica Italiana, vuole essere una «Experience exhibition», ovvero anzitutto uno spazio in cui i visitatori scoprono da vicino le cause e gli effetti di un fenomeno in stato ormai avanzato quale appunto il riscaldamento globale.

Oltre 300 scatti realizzati dai fotografi del National Geographic raccontano la profonda trasformazione del Pianeta, e non si tratta di fotografie singole appese una ad una al muro o in bacheche: semmai in ogni sala si viene immersi in immagini che scorrono su tutta la parete, installazioni digitali e postazioni interattive, che lasciano da parte ogni possibilità di ignorare il problema. Una mostra che è come una doccia fredda: nella prima sala le immagini mostrano la natura rigogliosa e le meraviglie di cui la Terra è dotata. Subito dopo arriva lo scontro con la realtà: sui muri scorrono immagini delle catastrofi dovute al cambiamento climatico. Luoghi devastati, animali sofferenti, uomini costretti a vivere ai margini della società: l'orso polare testimonia lo scioglimento dei ghiacci, l'elefante asiatico l'avanzamento dei deserti, la tartaruga l'inquinamento dell'acqua. La plastica sembra essere l'unico elemento che gode di una vera fioritura, tanto da soffocare persino l'uomo con la sua sempre più alta presenza. Una mostra che vuole produrre consapevolezza, anche grazie alle pareti interattive e d'infografica della seconda sala: illustrano come le scelte politiche, culturali ed economiche abbiano influito sull'ambiente e sul cambiamento climatico.

Infine, nell'ultima sala, un invito ad agire ed essere parte consapevole e diretta per contrastare il cambiamento climatico.

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