Con il tradizionale colpo di cannone, sparato dalla Batteria del Reggimento artiglieria a Cavallo Voloire, è partita ieri la 130esima stagione del Galoppo all'Ippodromo Snai San Siro. Non solo gare ma diversi momenti di intrattenimento per il pubblico, tra esibizioni di trampolieri e ginnaste, le performance di danza in gigantesche sfere del «Dance ball show» e - negli intervalli delle corse - la musica del Trio Jazz. Una giornata di festa (e di cardiopalma per gli scommettitori) ma anche un momento di riflessione sul futuro dell'area. L'ippodromo del galoppo «è una grande risorsa per tutta Milano - osserva il vicecapogruppo di Forza Italia in Comune, Alessandro De Chirico -. L'altra faccia della medaglia è il totale abbandono dell'Ippodromo del Trotto che da anni ha aperto una lacerante ferita per l'intera città. Oggi l'area, grande come 120 campi da calcio, dà rifugio a sbandati che dormono nelle scuderie vuote coperte da un tetto di amianto». De Chirico ricorda che nelle prossime settimane la sovrintendenza dovrebbe esprimersi in merito al decreto legge 42/2004 per i vincoli connessi alla tutela del paesaggio e delle belle arti. L'ex-zona 7, circa un anno e mezzo fa, aveva votato una delibera per porre dei paletti alla speculazione edilizia, mettendo nero su bianco i servizi necessari per il quartiere, rispettando la vocazione sportiva dell'area». Nella visione della Milano del futuro «non possiamo non affrontare il tema legato a grandi aree dismesse come il Trotto».
Oggi presenterà richiesta formale al presidente della commissione urbanistica «per chiamare in audizione la Snai per aggiornamenti sul progetto. E mercoledì e venerdì, parteciperò a due assemblee organizzate dal comitato "Trotto bene comune" contro la cementificazione del grande spazio verde».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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