Carabinieri ritrovano gli strumenti di Zucchero

«Che Dio li benedica»: così Zucchero Fornaciari (nella foto) ha ringraziato i carabinieri su Facebook. Il motivo? Nel novembre 2016 un gruppo di finti corrieri aveva rubato a una ditta di trasporti tutti gli strumenti musicali della sua band e ieri i militari hanno ritrovato la preziosa merce e arrestato sette persone. L'artista e i suoi musicisti sottolineano la «professionalità» e la «cortesia» degli uomini dell'Arma.

Le indagini del Nucleo investigativo di Milano coordinate dalla Procura di Monza sono partite proprio dal furto di strumenti e hanno portato a individuare una banda che truffava aziende di trasporto che operano in Italia e all'estero. I sette arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, furto e sostituzione di persona non si erano accorti subito del valore della merce rubata: hanno persino avuto difficoltà a rivenderla perché di seconda mano. Spiega il procuratore di Monza Luisa Zanetti: «Il gruppo si premurava di reperire i camion, di cambiare le targhe e rivendere la merce rubata ad un prezzo non eccessivamente inferiore per non dare troppo nell'occhio». A capo della banda c'erano due persone, Pasquale Sanapo, all'epoca dei fatti scappato a Palma di Majorca. Si occupava di agganciare le società attraverso cui riusciva a entrare nel sistema delle consegne. Altri si occupavano della logistica, dello stoccaggio e del trasporto delle merci. Il secondo capo era Antonino Saffioti, con base nel Bresciano.

Sostituendosi alle ditte di trasporto, si erano accaparrati 16 commesse guadagnando 600mila euro. Stoccati in depositi, due quelli individuati a Orzivecchi e Travagliato vicino a Brescia, i carabinieri hanno trovato cinque carichi rubati.

CBas

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