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«Caro Babbo Natale, regalami un lavoro»

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«Caro Babbo Natale, ti prego, portami un lavoro». Ecco il desiderio principale dei milanesi. Lo scrivono dietro al biglietto del treno, sui foglietti strappati dai quaderni a quadretti, sul retro di qualche volantino pubblicitario. E lo appendono all'albero di Natale di fronte alla stazione Centrale. Prima di un viaggio, mentre aspettano un amico.
La speranza è che quel desiderio, il lavoro, salga davvero fino al cielo e venga ascoltato. Niente I phone 5, niente regali da scartare. Il sogno numero uno di questo Natale è un'occupazione. «Anche part-time va bene» scrive Angela, poco pretenziosa. L'albero dei desideri rispecchia l'aria che tira a Milano e dà voce al Natale triste di chi fatica ad arrivare alla fine del mese. In città il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni arriva al 20% e con l'inizio del 2013 scatteranno anche parecchi provvedimenti di cassa integrazione. I lavoratori sono in difficoltà, dalla Multimedica al San Raffaele, dove tremano in centinaia, fino ad arrivare alla Coca Cola, che ha appena annunciato 350 esuberi. Tante famiglie hanno fatto conto sull'ultima tredicesima e a breve navigheranno a vista, a causa dei tagli del personale delle aziende.
Orlando è un ragazzo pratico e non si limita ad esprimere il desiderio di un posto fisso. Allega pure il curriculum e il numero di telefono, chissà mai che Babbo Natale lo voglia contattare. Sotto qualche bigliettino le agenzie interinali appendono i propri volantini: «Cerchi un'occupazione o un extra? Chiamaci». Ed ecco che l'albero magico si trasforma in una specie di bacheca che incrocia domande e offerte.
Stefy appende il suo bigliettino sui rami più alti dell'abete illuminato e assieme alla richiesta di lavoro ci aggiunge pure quella di un uomo, non si sa mai. In parecchi chiedono in regalo l'amore, qualcuno una vincita al Superenalotto. Sara e Alberto vorrebbero un bimbo, Teresa chiede solo il perdono da parte del proprio ragazzo. Michelle chiede il pronto intervento di Babbo Natale per «diventare un bravo giocoliere», qualche mamma esasperata domanda «una magia perché mio figlio passi l'esame di diritto privato». Lucy e Piero chiedono una mano «per superare l'esame di informatica», altri per arrivare in fretta alla laurea. Tim, che ha scritto il suo biglietto alla vigilia della profezia dei Maya, invoca Babbo Natale solo per dire: «Fa che il mondo non finisca, io qui ci sto così bene...».


E poi ci sono le letterine dei bimbi, come sempre precisissime nella richiesta dei regali: Martina desidera i roller (taglia dal 35 al 37) e il dvd di Madagascar 3, e Ginevra vorrebbe «l'asta con il microfono sopra per cantare». Infine il biglietto «elettorale»: «Caro Babbo Natale, candidati tu, sei l'unico che può salvare l'Italia».

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