Cartelli e segnali foresta pietrificata E nelle periferie cresce il degrado

di Marcello Pirovano*

Nel profilo dell'assessore a Mobilità e Ambiente, Marco Granelli, al capitolo Competenze e deleghe c'è scritto, tra l'altro: definizione delle politiche relative al miglioramento dei servizi di smaltimento dei rifiuti e pulizia della città; progettazione e realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere stradali e dei ponti. Gli vengono inoltre ufficialmente riconosciuto il merito di avere «preso misure contro il degrado e le aree abbandonate soprattutto in periferia». È anche sulla base di queste considerazioni e per rispondere da bravi cittadini ad una delle solite chiamate del sindaco a collaborare con l'Amministrazione, che l'anno scorso il 15 e il 24 febbraio abbiamo segnalato una serie di «sconcezze».

A queste Il Giornale, sempre molto attento a situazioni del genere ha ogni volta dedicato ben due pagine, sicuri che l'assessore comunale e le strutture di cui dispone avrebbero posto rapido rimedio. Non diciamo «rapido» a caso o come pretesa assurda di blitz riparatori immediati perché, ancora oggi, è tutt'altro che insolito trovare un cavalletto con la scritta «intervento rapido». Bisogna allora che in assessorato chiariscano meglio cosa si intende per rapido dato che molte delle segnalazioni fatte sono ancora nello stato quo ante dopo 16 mesi, con casi che superano i tre anni. E a queste si sono aggiunti, con bella regolarità tanti altri spettacoli di degrado, incuria e mancanza di manutenzione.

Li portiamo di nuovo a conoscenza dell'Amministrazione comunale con qualche elementare osservazione. La prima è che per essere rispettata la segnaletica stradale deve, in primo luogo, essere visibile e non stravaccata a terra in una paralisi che sembra eterna. La seconda è che il degrado chiama degrado. La terza è che siamo stanchi di belle dichiarazioni di sindaco e assessore sul rilancio delle periferie che resta sempre nelle intenzioni e mai nei fatti.

La quarta è che piacerebbe a tutti, a noi della Compagnia dell'Automobile per primi, veder rifiorire i Navigli, sia pure ridotti a piccoli tratti, ma ci piacerebbe che prima la pluri decennale e plurisegnalata oscenità di piazzale Lotto e viale Migliara venisse, una volta per tutte, sanata e che non fosse assegnato proprio a loro l'ingrato compito di biglietto da visita di Milano per chi viene da fuori a vedere le partite di calcio al Mezza. Chiediamo troppo?

Da ultimo un messaggio più personale all'assessore Granelli: tutte queste cose le avremmo espresse direttamente se avesse avuto la cortesia di rispondere a quella reiterata richiesta di incontro che giace, più volte sollecitata, nella sua segreteria da inizio gennaio. Ricordo che al riguardo un impegno era stato assunto dallo stesso assessore (alla presenza del «collega» Maran) e testimoniato addirittura da una foto dove siamo tutti e tre presenti in occasione di una occasionale partecipazione ad un evento di scooter-sharing.

*presidente della Compagnia

dell'Automobile

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