Era nel programma dell'ex sindaco Giuliano Pisapia e (sopratutto) di Anita Sonego, ex capogruppo della lista di sinistra che lo aveva appoggiato nel 2011 (dal sito di Rifondazione ai volantini elettorali delle scorse comunali, non ha mancato di intestarsi il risultato, che non le è bastato per essere rieletta). Tra le iniziative clou della Casa delle donne, inaugurata in pompa magna nel 2014 dall'ex giunta - circa 400 metri quadrati con giardino collegato nell'ex scuola comunale di via Marsala, a due passi da corso Garibaldi e San Marco -, c'è stato il laboratorio «Simulacri di piacere» della porno-attivista Slavina Perez («un'esperienza carnale e trascendente, il remix selvaggio d fantasie e pratiche legate alla sfera del godimento» la descrizione dell'evento organizzato tre anni fa all'interno del «Fuorisalone lesbiche»). Numerose (dibattiti, presentazioni di libri, articolai sul web) sono state le iniziative per contestare la battaglia della Regione Lombardia contro la teoria gender nelle scuole. Porte aperte invece a ospiti e volumi sul tema trans. L'associazione Casa delle donne ha ottenuto in comodato d'uso gratuito lo spazio del Comune in pieno centro partecipando ad un Avviso di selezione lanciato nel 2013. L'associazione ha stipulato un contratto triennale con l'amministrazione nel dicembre del 2013 - Anita Sonego non avendo più incarichi in Comune è diventata nel frattempo co-presidente e responsabile legale della Casa -, con la possibilità di «rinnovo triennale della concessione d'uso delloo spazio a fronte della presentazione e approvazione di un nuovo piano di attività di pari durata e previa verifica delle condizioni di permanenza connesse all'attuazione del progetto e al riconoscimento del permanere delle finalità d'uso a favore degli abitanti del quartiere attivate mediante tale progetto anche al termine dello stesso». La concessione dello spazio ad uso gratuito, come si legge nella determina pubblicata qualche giorno fa sul sito del Comune, è stata quindi rinnovata anche dalla giunta Sala dal 20 dicembre scorso (scadenza naturale) al 19 dicembre del 2019.
Ma il capogruppo di Fdi in Regione Riccardo De Corato, ex vicesindaco, contesta il rinnovo quasi automatico degli spazi. «Posso capire che l'ex sindaco Pisapia dovesse pagare un dazio ad esponenti e al movimento Arcilesbiche che lo avevano sostenuto in campagna elettorale - afferma - ma a questo punto chiedo a Beppe Sala di chiarire se riconosce la pubblica utilità nel programma delle iniziative organizzate nella Casa delle donne.
La giunta parla molto di valorizzazione degli immobili, non sarebbe il caso di destinare piuttosto uno spazio al Corvetto o in un altra zona meno centrale all'associazione, e mettere a reddito lo spazio a due passi da Brera?». E insiste: «Fare propaganda gender è forse di pubblica utilità? Almeno si domanderò alla Corte dei conti se si sta utilizzando uno spazio immobiliare così importante nell'interesse dei milanesi».
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