Il «caso Arcimboldi» finisce in consiglio regionaleLa gara per la gestione

Continua il giallo sulla gara per la gestione del teatro degli Arcimboldi. Il termine, prorogato in corsa di quindici giorni, scadeva il 26 maggio. Le uniche due buste pervenute sono state aperte per verificare che contenessero la documentazione richiesta, ma la gara non è ancora stata assegnata a una settimana dal termine. Ma dei cinque partecipanti - cinque i soggetti che hanno effettuato il sopralluogo in teatro, requisito obbligatorio per potere concorrere - tre si sono ritirati negli ultimi quindici giorni. In gara la Fondazione Pomeriggio Musicali, che partecipa però tramite la sua Srl, il teatro Nuovo, i Cabassi che gestiscono il Teatro della Luna, una cordata di imprenditori guidata da Luigi Corbani e dalla Barley Arts e la Zed! enterteinment di Padova. Gli ultimi tre hanno rinunciato. «In questa gara ci sono una serie di anomalie - osserva Alan Rizzi, capogruppo di Fi in Comune - ho ricevuto una segnalazione con diverse contestazioni. Quando l'esito sarà determinato pretenderò chiarimenti. Sono sbalordito».
Come mai la Fondazione Pomeriggi Musicali (interamente partecipata da Comune, Provincia e Regione) che ha gestito la sala firmata da Gregotti per sette anni, partecipa alla gara per l'affidamento a un gestore privato? A questo proposito il capogruppo Fi in Regione Giulio Gallera ha presentato un'interrogazione per sapere «posto che il cda era prorogato al di fuori dei canoni di legge e che per questo è stato diffidato dall'adeguarsi, se la Regione, socio del teatro, ha dato un indirizzo preciso perché la fondazione partecipasse, o meglio se la Regione ritenga strategica la partecipazione della Fondazione alla gestione del teatro».

Lo statuto dei Pomeriggi, infatti, non è a norma, ovvero non risponde ai criteri della legge Tremonti, come aveva sottolineato il presidente della Provincia, organo di vigilanza, il 20 novembre, intimando la messa a norma.