«Un caso di Ebola a Malpensa»: scatta l'allerta ma è falso allarme

L'allarme Ebola è scattato immediatamente. Su due ali è il caso di dire. Per fortuna subito è anche volato via. Non era un caso del virus killer quel «Sos» segnalato ieri alle 13.40 al terminal 2 dell'aeroporto di Malpensa. Durante il volo una donna italiana di 35 anni si era sentita male, manifestando sintomi che hanno indotto il personale dell'aereo a pensare ad una possibile infezione dovuta all'agente patogeno che ha un nome dolce ma una mortalità infernale, tanto da tenere sull'attenti l'intero pianeta. Dall'aereo della compagnia portoghese Tap 806 che proveniva da Lisbona il segnale di pericolo dato dal comandante alla torre di controllo ha messo in moto il personale sanitario del presidio della sanità aerea. La passeggera era partita da Dakar, capitale del Senegal, e aveva fatto scalo a Lisbona.

Dopo aver fatto scendere gli altri 125 passeggeri, un medico del presidio è salito sul velivolo: tuta bianca e le protezioni necessarie, ma dopo aver visitato la donna ha stilato una diagnosi negativa. Non si tratta di un caso di Ebola.

Per precauzione tutti i passeggeri sono stati sottoposti ai controlli previsti dalle procedure ministeriali.

La donna è ancora sotto controllo, perché sarà necessario procedere ad altre verifiche che andranno a stabilire

la causa del suo malessere. E la paura è passata anche per i suoi compagni di volo, che hanno trascorso qualche ora di terrore. Il virus Ebola sta creando un'ansia spesso amplificata. I casi accertati sono quasi 5 mila.

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