Castello, Palazzo Marino butta 60mila euro

Concorso per riprogettare la piazza. Ma toccherà al prossimo sindaco

Chiara Campo

Il Comune lancia un concorso internazionale per riqualificare piazza Castello. Gli studi di architettura dovranno ripensare lo spazio sotto la Torre del Filarete immaginandolo senza gli Expo Gate, visto che dopo tante polemiche a fine ottobre saranno smantellati (potrebbero diventare ludoteca temporanea durante i lavori in quella di Molise-Calvairate) e seguendo le linee guida della giunta su verde e arredo urbano. Al primo classificato - come hanno spiegato ieri gli assessori all'Urbanistica Alessandro Balducci, al Traffico Pierfrancesco Maran e ai Lavori pubblici Carmela Rozza - verrà assegnato un premio da 25mila euro, al secondo un rimborso spese da 8mila euro, al terzo di 6mila euro e di 3mila euro a ciascuno dei successivi sette partecipanti. In totale, 60mila euro. Molto probabilmente buttati via dal Comune, visto che sul futuro di piazza Castello i candidati hanno idee diverse e ci si domandala ragione di lanciare a un mese e mezzo dalla fine del mandato un concorso che semmai - in caso di riconferma del Pd - poteva essere rinviato almeno a luglio. Il centrodestra ha già chiarito che intende eliminare il divieto alle auto imposto dal sindaco Pisapia. Ora l'assessore Maran precisa che «nelle linee guida diciamo di considerare un traffico a prevalenza pedonale, non sarebbe uno scandalo se tornassero a passare i taxi o alcuni mezzi». Invece anticipa che dai prossimi giorni dopo un carteggio durato mesi (con Zani Viaggi che ha sede in piazza Castello) i vigili andranno a far rispettare a suon di multe il divieto per i bus commerciali diretti agli outlet di caricare e scaricare passeggeri in Foro Bonaparte: «Il luogo destinato a loro è Lampugnano, la tolleranza è finita». C'è un'altra cifra sul restyling di piazza Castello che sorprende. Che il futuro sindaco decida di adottare uno dei progetti presentati dagli architetti o farne carta straccia, i 60mila previsti per i premi saranno comunque distribuiti, la giunta in carica ha stanziato la spesa. Poichè il Bilancio di previsione 2016 è bloccato e non sarà approvato prima della fine invece, sono per ora virtuali i 12 milioni di opere per la risistemazione dell'area. Ma su una cifra di questa portata devono regolarsi gli studi di architettura. É sopreso, per dirla soft, Stefano Parisi: «Usare 12 milioni per piazza Castello? Non mi sembra il caso, ci abbiamo già messo abbastanza soldi. Si devono realizzare progetti belli ma non eccessivamente costosi, e Milano non è solo piazza Castello, ci sono anche tante altre aree che hanno bisogno di riqualificazione». Ribadisce che intende riaprire la piazza al traffico ma anche il centrodestra «riqualificherà l'area dell'Expo Gate, non tornerà ad essere un posteggio taxi. Ma faremo opere non così costose. Il concorso? Ci sono tanti architetti che regalano progetti alla città, poteva essere l'occasione. Se ci saranno buoni spunti li prenderemo, spero non siano 60mila euro buttati via».

Il consigliere di Fdi Riccardo De Corato dice alla giunta «basta sparate elettorali a un mese dalle elezioni. Per ritornare al suo splendore piazza Castello non ha bisogno di ulteriori spese, ma solo di abolire le scelte scellerate fatte negli ultimi cinque anni».

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