Tu chiamala se vuoi, partecipazione popolare. Un disco rotto della giunta Pisapia. Anche sulla pedonalizzazione di piazza Castello sta promuovendo una grande - ma finta - operazione di coinvolgimento popolare. Dopo l'Expo Gate la mostra sugli undici progetti presentati da altrettanti studi di architettura per il restyling dell'area liberata dal traffico - su cui il Comune ha aperto fino al 16 novembre un referendum on line - trasloca in Triennale, da domani all'8 dicembre. Intanto quei progetti faraonici, sostenuti da un busget di appena 200mila euro stanziato in giunta, vengono dibattuti in cinque-sei sedute a Palazzo Marino e altrettante nel Consiglio di zona 1, i consiglieri incassano gettoni di presenza che forse sarebbero meglio spesi sulla piazza, visto l'esito. «Le commissioni sono una presa in giro, per noi e per i residenti che hanno creduto nella favola del coinvolgimento e assistono a tutte le sedute» ammette senza giri di parole la consigliera leghista di Zona 1 Cristina Scaramucci. Ma la presa in giro, appunto, è diventata palese con il bando per portare pareti da arrampicata, sci da fondo e vin brulè sotto la Torre del Filarete. Persino la maggioranza nel parlamentino si è irritata e ha votato un emendamento che chiede alla giunta di revocare la ricerca di sponsor per una pista di pattinaggio e un «Villaggio di montagna» in piazza Castello, dal 15 dicembre all'11 gennaio con possibilità di arrivare al 31. Dopo la polemica sul mercato e le salamelle insomma, Palazzo Marino è riuscito a fare infuriare nuovamente i residenti riuniti nel Comitato Castello. «Altro che più verde e progetti culturali - ha tuonato la portavoce Barbara Bianchi Bonomi -, hanno chiuso l'area al traffico per usarla solo come spazio eventi di dubbio gusto». Secondo la Scaramucci peraltro «la piazza di sera è diventata deserta e insicura quindi la giunta cerca in ogni modo di riempirla di cose, ma le casette di legno, la somministrazione di cibi e bevande e la musica tutto il giorno non sono la soluzione». Il Comitato ha protestato anche in Zona e dunque è scattata la richiesta dei consiglieri di annullare il bando per il Villaggio di Natale su quest'0area («è incompatibile») e suggerendo di riportarlo ai Giardini Montanelli dove negli ultimi anni non ha mai disturbato nessuno, anzi.
Viste le premesse, sono passate solo con i voti della maggioranza le linee guida della Zona 1 sulla sistemazione della piazza entro Expo. Tra i punti: collocazione di piante in vaso sull'area pedonale e lungo la pista ciclabile, anche per dare effetto ombra, collocazione di sedute, impianti per ospitare mostre d'arte, mercatini di fiori o corner per spettacoli teatrali all'interno dei fossati, illuminazione della piazza, punti wi-fi con prese della corrente e piattaforme tecnologiche, bagni pubblici adatti al luogo e «interdizione dell'area a manifestazioni con forti emissioni sonore e manifestazioni commerciali inquinanti - è specificato -, quali mercati ambulanti generici o fiere che mal si conciliano con il carattere monumentale dell'ambito».
Da ieri intanto ha ripreso a funzionare la fontana di piazza Castello dopo 90
giorni di restyling. La «Torta degli sposi» è ora illuminata di sera con giochi di luce a led e le pietre dopo la pulizia generale dai residui dello smog sono tornate a scintillare. L'impianto luci è composto da 180 fari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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