Il Cav con Maroni blinda il patto «Presto Fi e Lega ancora insieme»

Serve «l'accordo di tutti i partiti del centrodestra, sperando che ci sia una fusione e arrivi un leader maximo in cui tutti possano riconoscersi». A dirlo Silvio Berlusconi arrivato ieri («in canotto») nella sede di Confcommercio dove Michaela Biancofiore presentava Il cuore oltre gli ostacoli . «Una necessità, un dovere e anche un mio augurio» ha detto, chiedendo che «dopo le divisioni personali si lavori tutti insieme». La risposta alla domanda su Angelino Alfano, ma pensando anche alla Lega. Con Berlusconi che racconta di «un'amicizia vera con Bossi e quando Salvini ha detto di voler essere il leader del centrodestra, Bossi ha detto “No, il leader è ancora Berlusconi”». Ma aggiungendo che «non ci saranno difficoltà a congiungere Fi e Lega come in passato». La conferma del menù di venerdì alla cena di Arcore con il governatore Roberto Maroni, Mariastella Gelmini, Giovanni Toti, Mario Mantovani e Claudio Pedrazzini. «Piena intesa», ha rivelato Maroni. Accordo sul rimpasto (per Gelmini «entro l'8 dicembre»), a conferma del patto di ferro tra Fi e Carroccio.

«Con Berlusconi e Maroni - racconta il capogruppo fi Pedrazzini - si è parlato anche di Lega. La sua crescita per noi non è un problema, meglio avere un alleato forte. E i voti li prende da Grillo, dal Pd e da tanti che non hanno votato».

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