Per cominciare, tranquillizziamo: non è vero che da oggi non è più possibile riconsegnare il censimento. Pena multe fino a 2mila euro e cancellazione dagli elenchi anagrafici.
Secondo, consigliamo: non è necessario - quindi - correre stamattina a intasare gli uffici di via Marsala dove già ieri c’era la ressa di milanesi-dell’ultima-ora.
Terzo, chiariamo: alla mezzanotte di oggi scade il termine per compilare il censimento on line e non si potrà più consegnare il malloppo cartaceo agli uffici postali. Ma si potrà continuare a consegnare il tutto, almeno fino ai primi di aprile, in via Marsala (ore 9.30-14.30) e sempre in questi uffici sarà ancora possibile recuperare i questionari da compilare.
A dirlo è Domenico Senisa, direttore del settore Statistica del Comune di Milano alle prese ormai da quasi cinque mesi con la rilevazione dell’Istat. Il censimento, che ha preso il via lo scorso 9 ottobre è ormai agli sgoccioli. Oggi appunto, come ricordato, è la scadenza ufficiale, ma questo non significa che il termine sia perentorio. Il consiglio del direttore dell’ufficio è chiaro. «Chi non deve compilare il questionario on line e deve recarsi a consegnare i quesiti agli uffici di via Marsala non lo faccia oggi. È la giornata meno indicata. C’è allarmismo ma non è necessario. Aspettate domani. Non cambia assolutamente niente. Certo, poi non andate però troppo oltre...»
All’appello infatti mancherebbero secondo i vecchi dati anagrafici, circa 200mila persone, il 16 per cento delle famiglie. Milano, nella media delle grandi città, ha risposto al censimento con l’84 per cento delle famiglie, circa un milione e centomila persone hanno già compilato tutti i quesiti.
Il termine - I giochi non finiscono oggi. Il 29 febbraio a mezzanotte si chiudono i due canali per la riconsegna del censimento, on line e posta. Via Marsala invece resta aperta dalle 9.30 alle 14.30 fino ai primi di aprile per offrire assistenza, recupero dei moduli e riconsegna. Chi non ha ricevuto la password per la compilazione on line può richiederla ancora oggi inviando una mail a info.censimento2011@comune.milano.it specificando nell’oggetto «richiesta password».
La ricevuta - Anche tra le 600mila famiglie che hanno già compilato i moduli on line molti - diverse migliaia di casi secondo gli ultimi dati - non si sono stampati all’ultimo invio la ricevuta. Attenzione, fa notare Senisa perché senza la ricevuta stampata la compilazione non è considerata regolare, neppure se è stato stampato tutto il censimento. Bisogna tornare sul portale e stampare la ricevuta.
La sanzione - È prevista in caso di rifiuto esplicito di farsi censire, come spiega Senisa. Anche fino a 2mila euro. Se non si compila i moduli perché si è dimenticato, perché si era in Cina o per mille altri motivi il rischio grosso è che si venga cancellati dall’Anagrafe perché il censimento serve proprio a verificare questo. Ma non succederà certo oggi. C’è insomma il tempo per i ritardatari cronici di mettersi in regola fino a che non saranno definitivamente concluse le operazione e cioè, i primi di aprile.
I rilevatori - Sono circa 400, di età varia da studenti a pensionati. Girano per la città andando a visitare quelle famiglie che al cervellone dell’Istat risultano ancora inadempienti. Hanno un tesserino con ologramma.
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