La Regione ha invitato gli over 65 che sono più esposti al rischio di contagio ad uscire il meno possibile da casa e l'assessore al Welfare Giulio Gallera ha già incontrato Ats e rappresentanti dei sindaci della Lombardia per attivare anche in collaborazione con la protezione civile e le associazioni di volontariato «una rete concreta di protezione sociale per gli oltre 9mila lombardi in stato di isolamento», perchè sono contatti diretti di persone positive al Coronavirus, «sia per le persone anziane a cui abbiamo chiesto di ridurre gli spostamenti e le relazioni sociali». E una riunione ieri in assessorato ai Servizi sociali del Comune ieri è servita ad organizzare un pacchetto di misure. «Di fronte a una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo da qualche giorno - tira le fila l'assessore Gabriele Rabaiotti - vogliamo far sapere ai nostri anziani che il Comune c'è e non li lascia da soli. In questi giorni abbiamo lavorato per mobilitare la rete di sentinelle che ogni giorno presidiano i territori, dai custodi sociali, agli operatori di WeMi alle associazioni del Terzo Settore, per chiedere loro uno sforzo ulteriore, quello di potenziare l'impegno a supporto degli anziani. Inoltre, entro fine settimana sarà attivo un percorso del centralino 02.02.02 dedicato all'ascolto e all'orientamento riguardo ai servizi, comunali e non solo, attivi in città». Sarà un canale dedicato quindi alle informazioni e all'orientamento degli anziani verso i servizi domiciliari offerti sia dal Comune (i pasti a domicilio ad esempio possono essere acquistati anche da chi ne sarebbe escluso in base al reddito Isee) che dal terzo settore, l'amministrazione sta formando operatori ad hoc che risponderanno al centralino. Consiglieranno la consegna della spesa gratis della spesa a domicilio per tutto il mese promossa da Coop Lombardia agli over 65 e dei farmaci a tutti da parte del gruppo Lloyds (le ex farmacie comunali), misure illustrate anche dal sindaco lunedì in aula. Ai custodi sociali nei caseggiati popolari e attivi in contesti fragili svolgeranno invece il monitoraggio degli over 65, con chiamate per verificare lo stato di salute ed eventuali esigenze. Un appello ad «un buon vicinato ai tempi del Coronavirus». è invece l'iniziativa promossa da Luca Costamagna del Municipio 3 e rilanciata ieri in rete da consiglieri e assessori. Lo slogan «Mi prendo cura del mio vicino» vuol essere un invito a «non esitare i vicini che conosciamo e pensiamo possano avere bisogno - afferma l'assessore Pierfrancesco Maran - magari gli serve qualcosa o comunque una parola buona fa sempre piacere. Tutti, istituzioni, imprese e cittadini, possiamo fare la nostra parte per aiutare gli altri in questa difficile situazione».
Il presidente di Milano Ristorazione Bernardo Notarangelo ricorda invece che le scuole sono chiuse ma la società «continua la sua attività con mille pasti a domicilio per gli anziani, 1.
700 per le Rsa, 500 per i Centri disabili e 200 per Casa Jannacci». Ma proprio perchè i bambini per due settimane (per ora) non usufruiscono del servizio mensa, Forza Italia chiede al Comune che «le famiglie non paghino la refezione durante lo stop».
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