Il centrista salva il manager Rinviato il voto su Expo

Chiamiamolo «effetto secondario». L'incontro tra i colonnelli Ncd Angelino Alfano e Maurizio Lupi con il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi salva Giuseppe Sala da un «processo» in consiglio comunale. Ieri era il gran giorno della votazione di una Commissione di inchiesta su Expo a Palazzo Marino. Un organismo che dovrebbe rendere trasparenti i conti, gli appalti e gli atti firmati dall'ex commissario del 2015, mettendolo in difficoltà durante la campagna da candidato sindaco del Pd. Un'approvazione in scioltezza per l'opposizione, visto che la richiesta è stata firmata non solo da Forza Italia, Lega e Fdi ma anche da terzo polo, radicali, gruppo misto e al voto avrebbe partecipato anche la sinistra radicale (Basilio Rizzo, Anita Sonego). Tant'è vero che il Pd, pur accusando l'opposizione di «voler strumentalizzare» la vicenda e a fini elettorali, ben sapendo di non avere i numeri per opporsi in consiglio, si sarebbe semplicemente astenuto dal voto. Ma l'incontro tra Ncd e Parisi era fissato ieri alle 18 all'hotel Marriott di via Washington. La discussione sulla Commissione Expo doveva aprirsi alle 17.30. Il consigliere Ncd Carmine Abagnale non voleva mancare all'appuntamento politico (sul tavolo anche le liste per le Comunali e le Zone) e ha chiesto un rinvio della discussione su Expo alla seduta di giovedì. Il centrodestra non volendo rischiare di andare sotto al momento del voto ha acconsentito, d'accordo anche il Pd, Beppe sala avrà tirato un sospiro di sollievo.

Non troppo a lungo. Oggi alla riunione dei capigruppo il Pd Lamberto Bertolè proporrà almeno l'istituzione automatica della commissione, visto che ci sono già le firme necessarie, evitando la discussione pubblica su mr Expo. ChiCa

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