Mimmo di Marzio
Se le periferie piangono, come ha saggiamente sottolineato lo scrittore Gianni Biondillo, il centro non ride. Negli ultimi anni, disordine e degrado hanno esasperato i residenti, vittime di progetti viabilistici sbagliati, tasse inique, commercio abusivo selvaggio. Non da ultimo, colpisce la mancanza di decoro sotto gli occhi di tutti, turisti compresi: accampamenti di senzatetto giorno e notte sui cartoni, con alcuni portici da piazza Duomo a San Babila trasformati in latrine en plein air. Forse ci sarebbero altri modi, meno populistici, per aiutare chi è davvero in difficoltà. Ne è convinto il candidato sindaco Stefano Parisi il quale, pur avendo incassato in Zona 1 meno voti che altrove, ha le idee molto chiare sulle strategie di intervento. «Chi dorme in strada spesso finisce così perchè vittima di patologie psichiche o di alcolismo, ma non è abbandonandoli sui cartoni che si fa loro del bene. E non possiamo neppure trasformare il centro storico in una tendopoli. La strada virtuosa è quella di dare mezzi ad associazioni efficaci come Arca e Caritas che hanno strutture ad hoc e hanno dimostrato di essere capaci - gradualmente - di restituire a queste persone una vita quasi normale». Esiste anche una percezione di non sicurezza denunciato soprattutto dalle donne che rincasano la sera e che spesso sono importunate da un esercito di ambulanti. «Questo problema è connesso alla mancanza di pattuglie di vigili. Di notte nella gestione Pisapia si sono ridotte a quattro in tutta Milano. Ricordo che nella giunta Albertini ne avevamo 25». Proprio l'ex sindaco sarà invitato da Parisi a fare parte della sua giunta qualora dovesse vincere: «Mi ha già dato la sua disponibilità».
Un'altra spina nel fianco per i residenti del centro è il pagamento dell'Area C. «È assurdo che un cittadino debba pagare ogni giorno per il diritto di tornare a casa propria. Garantisco ai milanesi che quello sarà uno dei primi balzelli che toglierò». Ma non è certo l'unica via crucis per automobilisti e pedoni costretti a quotidiani zig zag tra una moltitudine di cantieri e interminabili rifacimenti della pavimentazione del centro, senza contare progetti a dir poco discutibili come quello che ha stravolto la viabilità di piazza Castello. «È una situazione a dir poco malgestita. Chiunque passi per il centro si accorgerà di quante aree di lavori in corso restano in realtà deserte per mesi. E includo anche i cantieri della nuova metropolitana. Nessuno controlla e le rimostranze di residenti e commercianti si scontrano contro un muro di burocrazia. Ma una soluzione esiste». Quale? «Se vincerò istituirò la figura del manager di cantiere con pieni poteri sulle ditte appaltatrici che devono garantire opere della minor durata possibile e con il minor intralcio per i cittadini. Inoltre istituirò i Performance Bond, una forma di assicurazione che obblighi le ditte a garantire l'efficienza della propria prestazione nel tempo. È assurdo che il Comune continui a pagare imprese per rappezzamenti (evidentemente malfatti) della pavimentazione».
Sull'area di piazza Castello Parisi è addirittura tranchant: «Se verrò eletto sindaco ripristinerò la viabilità e, ovviamente, farò sbaraccare quell'orribile Expogate». Nel suk del centro storico, è ormai anarchia anche per gli artisti di strada, alcuni dei quali suonano ad alti decibel a qualsiasi ora.
«Per far rispettare le regole i vigili dovrebbero essere dotati di apparecchi di misurazione dei decibel. Questo vale per gli artisti di strada ma anche per le zone di movida, come l'Arco della Pace e le Colonne di San Lorenzo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.