Cronaca locale

Centrodestra, corsa dei big al Comune

Tutti gli aspiranti consiglieri (e assessori) in vista della "madre di tutte le battaglie"

Centrodestra, corsa dei big al Comune

«La madre di tutte le battaglie necessita del migliore degli eserciti». Per rendere l'idea della posta in gioco, dalle parti di via Bellerio si ricorre a questa immagine bellica, traslata ovviamente su una pacifica competizione elettorale: Milano 2021 sarà cruciale per la «Lega-Salvini premier», e in campo ci saranno praticamente tutti i big milanesi, a partire dallo stesso leader nazionale Matteo Salvini, i consiglieri uscenti e tanti giovani. Torneranno in pista il capogruppo Alessandro Morelli, deputato, i consiglieri Gabriele Abbiati e Laura Molteni, e saranno ricandidati in Comune anche Silvia Sardone, oggi (anche) eurodeputata, e Max Bastoni, consigliere regionale. Dal Pirellone per rafforzare ulteriormente la lista, dovrebbe arrivare Gianmarco Senna, che alle Regionali è stato capolista di Milano e prima ancora anche consigliere di zona. E proprio nelle Zone il partito pescherà per completare la squadra di 48 candidati a Palazzo Marino. Possibile la corsa al Consiglio comunale dei presidente uscente del Municipio 4 Paolo Bassi, probabile quella del presidente del Municipio 2 Samuele Piscina. Dalle Zone, inoltre, potrebbero correre per il Consiglio comunale Vito Piccolo, Chiara Perazzi, Carlo Goldoni, Tiziana Vecchio (oggi assessore nella 7), Monica Boselli (assessore in zona 9) Teresa Schiavo, Francesca Testa e Alessandro Verri (sempre che non corra da presidente in un Municipio). Probabile anche la corsa di uno fra leghisti più votati in Zona 3, a partire dal capogruppo Gianluca Boari. Cassata invece, a quanto pare, la candidatura di Stefano Pavesi, troppo delicato ora per la Lega un simile contatto con «Lealtà e azione», formazione di estrema destra.

Il tema di un impegno diretto dei big attraversa tutta la coalizione, anche Fratelli d'Italia, che arriva all'appuntamento elettorale con grandi ambizioni, prima delle quali il sorpasso su Forza Italia. Sicuramente ci sarà una crescita, visti anche gli acquisti che ci sono stati e altri che si annunciano. Per consolidarla Riccardo De Corato, a lungo vicesindaco e consigliere, chiede appunto l'impegno di tutti gli eletti. «Io sono a disposizione - spiega - visto che sono stato il più votato a Milano alle Comunali e alle Regionali io credo di non potermi sottrarre. E anzi chiedo che tutti, deputati, senatori, consiglieri regionali e di municipio, si impegnino allo sesso modo. Senza esclusione di nessuno. Non un vincolo, ma un obbligo morale». La questione sarà decisa dal partito. Se Giorgia Meloni dovesse chiedere questo sforzo, potrebbero essere della partita tanti «big», anche Ignazio La Russa, ex ministro oggi vicepresidente del Senato. Comunque dovrebbe essere certa la ricandidatura del capogruppo comunale uscente Andrea Mascaretti, ed è possibile il ritorno di Marco Osnato, oggi deputato. Il neo coordinatore Stefano Maullu, invece, dovrebbe dedicarsi alla composizione del programma e della lista, in cui potrebbero trovar posto l'ex presidente di Consiglio di Zona Massimo Girtanner e una squadra di presidenti di commissione in vari Municipi: Carlo Serini, Riccardo Truppo, Francesco Rocca ed Enrico Turato.

Anche in Forza Italia si ragiona di una squadra forte, per un risultato che si prevede sopra la percentuali nazionali del partito. Ancora incerta la candidatura di Mariastella Gelmini, che fu grande protagonista del voto nel 2016. Non ha sciolto la riserva neanche il capogruppo regionale (e consigliere uscente) Gianluca Comazzi, che potrebbe essere chiamato a correre. Certo un impegno diretto di Marco Bestetti, in Comune o in Zona 7, dove è oggi presidente. Indispensabile l'esperienza dell'attuale capogruppo Fabrizio De Pasquale, soprattutto in vista di una eventuale composizione di giunta in caso di vittoria. Verso la ricandidatura Alessandro De Chirico e Luigi Amicone. Possibile quella di Luigi Pagliuca. E dalle Zone arriverebbe un nutrito gruppo di candidati. Dall'attuale vicepresidente della 2 Marzio Nava, agli assessori della 5 Silvia Soresina e Giovanni Esposito, al capogruppo della 3 Marco Cagnolati, al presidente del Consiglio municipale 4 Oscar Strano. Anche Fi, come di consueto, vuole aprirsi, per cui si parla di candidati di categorie particolarmente «calde» come i tassisti, gli «Ncc», gli automobilisti. De Pasquale rivolge un appello «a tutti coloro che si riconoscono nei valori liberali e popolari». E qui si apre il discorso dell'area civica e centrista. I nomi che si fanno sono quelli di Carmelo Ferraro, avvocato, e Orietta Colacicco, rispettivamente portavoce e coordinatore Mobilità nel laboratorio «Piattaforma Milano», che non sarà presente come lista. A questo progetto potrebbe aderire anche Deborah Giovanati (per il Comune, o per la Zona 9, dove oggi è assessore).

Ci sarà comunque «Milano popolare», a partire da Matteo Forte e da Alessandro Bramati, presidente di zona 5. «Ci saremo - dice Forte - con la nostra proposta, alternativi alla sinistra, e saremo importanti per tutta la coalizione, se punta all'elettorato cattolico, liberale e civico, che è insoddisfatto della giunta uscente».

Alberto Giannoni

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