Cronaca locale

Però chiude un occhio sulla festa della cannabis "Ho fumato uno spinello"

Nessuno stop all'evento pro droga a Lambrate E i radicali (nella sua giunta) regalano semi

Però chiude un occhio sulla festa della cannabis "Ho fumato uno spinello"

Massima prudenza. «Prima di dire no in maniera assoluta bisogna prima capire il senso della cosa, lo scopo dell'evento e come si svolgerà: stiamo facendo una verifica con questura e prefettura». Contro il festival della cannabis «4.20 Hemp Fest» in programma oggi a partire dalle ore 14 al «Lambretto Studios» in zona Lambrate sono insorti i politici di centrodestra ed esperti ma il sindaco Beppe Sala in questo caso è stato soft. «Certamente - ha assicurato - non si potranno consumare prodotti non leciti nel nostro Paese». Ma la prefettura non ha preso particolari provvedimenti, le forze di polizia terranno ovviamente sotto controllo la situazione. E Sala ha confidato (lo aveva già fatto da candidato) di aver fumato almeno uno spinello in passato. «Sono stato giovane anch'io, l'avevo già detto in campagna elettorale e qualcuno mi ha anche accusato di strizzare l'occhio agli elettori. Ma cerco sempre di essere sincero e credo di essere un uomo con tanti pregi e tantissimi difetti». Aveva strizzato l'occhio, per la precisione, agli elettori radicali. E mentre a Lambrate si terranno dibattiti sulle pratiche artistiche, terapeutiche e spirituali associate alla cannabis, corsi di coltivazione delle piantine di marijuana presentati anche da parlamentari dei 5 Stelle, alle 11.30 in piazza Duca d'Aosta (di fronte alla sede del consiglio regionale) Marco Cappato e altri esponenti radicali distribuiranno ai cittadini semi di cannabis «con istigazione alla coltivazione», promuoveranno l'iscrizione al «Radical cannabis club» e chiederanno alla Regione di prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare sulla cannabis terapeutica. Per spiegare la linea morbida del sindaco sul tema basta ricordare che nella sua giunta siede l'assessore radicale Lorenzo Lipparini, e Cappato al ballottaggio trainò i voti sul sindaco del Pd.

Tant'è, le polemiche sul festival targato 5 Stelle non si sono fermate alla vigilia. «Apprendiamo dal sindaco che sta ancora cercando di capire lo scopo della kermesse - ha ironizzato il leghista Massimiliano Bastoni -. Basta andare sulla pagina Facebook del Hemp Fest per rendersi subito conto che sotto la cortina di un dibattito sull'uso terapeutico della pianta si cela palesemente un mix di droga e musica da sballo. Chi si assume la responsabilità di approvare una manifestazione che riverserà inevitabilmente sulla strada pubblica persone sballate?». La capogruppo % Stelle Patrizia Bedori invece garantisce che «sono tanti i motivi per i quali il M5S ci sarà. Il Movimento ha presentato una proposta di legge per la coltivazione ad uso personale e quella associativa di cannabis. Le altri parti fondamentali del testo riguardano la commercializzazione di cannabis con il monopolio di Stato e il sostegno dell'accesso alla cannabis per uso terapeutico su tutto il territorio nazionale. Per noi, legalizzare la cannabis è una questione di civiltà e giustizia.

Senza dimenticare che con la legalizzazione, si potrebbero fare sperimentazioni più complesse e approfondite anche in campo medico».

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