«Ciclabili: o più sicure o cancellate»

Giani (Lega): «Piste pericolose e inutilizzate. Sono quelle di Pisapia»

Cristina Bassi

Piste ciclabili sì, ma solo se in sicurezza. Sulle strade del Municipio 7 i ciclisti non hanno vita facile, tra percorsi a ostacoli e preferenziali senza protezioni. Da qui la mozione proposta dalla Lega e inviata a Palazzo Marino per chiedere la modifica e la messa in sicurezza delle ciclabili pericolose.

La mozione è stata approvata in Consiglio di municipio grazie ai voti del centrodestra. Contrario il Pd e astenuti i 5 Stelle. «Chiediamo la messa in sicurezza delle ciclabili o l'eliminazione di quelle non salvabili - spiega Francesco Giani, capogruppo leghista al Municipio 7 -. Ci sono molti casi di semplici strisce di vernice che delimitano percorsi che partono e finiscono bruscamente o che sono interrotti all'improvviso dalle fermate dell'autobus. Per questo sono praticamente inutilizzate, i ciclisti per non rischiare preferiscono il marciapiede accanto. Il Comune si deve rendere conto che più che fornire un servizio è stato fatto un danno. Si tratta soprattutto delle piste realizzate dall'Amministrazione Pisapia, fatte solo per poter dire di aver mantenuto le promesse su questo aspetto, ma con gravi mancanze tecniche. E con una spesa enorme». Circa 50 milioni di euro per cento chilometri in città: 500mila euro a chilometro, si legge nella mozione. A volte per «semplici strisce disegnate sulla carreggiata».

La normativa riportata nel documento, appunto sconfessata secondo i firmatari, sottolinea che lo scopo delle ciclabili è favorire e promuovere la mobilità in bici. Puntando alla «attrattività, alla continuità e alla riconoscibilità» con percorsi «brevi, diretti e sicuri». Anche per «ridurre il rischio d'incidentalità». Nel progettare la rete per le due ruote, occorre «prevedere adeguate soluzioni per favorire la sicurezza della mobilità ciclistica nei punti di maggior conflitto con i pedoni e i veicoli a motore (intersezioni, accessi a nodi attrattivi, ecc.)». Le piste critiche della zona si trovano tra piazzale Lotto e Bisceglie, in tutto 5,5 chilometri. Alcune possono essere migliorate, altre invece avrebbero problemi «irreversibili». Il documento riporta l'elenco dei percorsi e per ognuno indica le criticità.

Si va dalla carreggiata notevolmente ristretta dalla pista e quindi con «pericolosa promiscuità» con le auto, alle continue interruzioni in corrispondenza delle fermate dell'autobus, ai percorsi che si immettono «perpendicolarmente» nella viabilità automobilistica, alle barriere inesistenti o

insufficienti. Si propone poi una soluzione oppure la cancellazione. Ecco la mappa delle ciclabili più rischiose: via Beltrami, via Basilea, via Forze Armate, via Olivieri-Venegoni, via Chinotto, via Pio II, via Caprilli.

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