Cronaca locale

Ciclabilità, il Comune "frena" le auto

L'assessore Granelli punta sulle zone 30 orari e sulla riduzione del traffico veicolare

Ciclabilità, il Comune "frena" le auto

L'obbiettivo del Comune è nei prossimi è di rafforzare Area C e di procedere con una serie di ulteriori e limitazioni del traffico. Ma il punto focale restano i limiti di velocità, le zone a 30 orari, che con un adeguata politica di controllo permettano di ridurre il modo sensibile la differenza di velocità tra chi si muove a motore e chi no, uno delle cause principali di incidenti. Di questo (anche di questo) si è parlato alcuni giorni fa nel sopralluogo nell'ambito della «Coperta scucita» (una serie di ricognizioni sulla rete ciclabile milanese) che è partito dalla stazione di piazza Cadorna organizzato Fiab Ciclobby con il Comune che era presente con l'assessore alla mobilità Marco Granelli. Presenti anche Gloria Zavatta_ amministratrice delegata di Amat, l'agenzia mobilità e ambiente di Palazzo Marino, Valentino Sevino_Direttore Pianificazione Mobilità di Amat e Guia Biscàro, Cesare Casiraghi, Eugenio Galli e Valerio Montieri del Gruppo Tecnico di Fiab Ciclobby. L'assessore Granelli ha evidenziato che, a seguito della introduzione della Zona 30 del centro, è in completamento la verifica di coerenza dei cartelli della segnaletica sui limiti di velocità già presenti nell'area della Cerchia dei navigli (30-50 km/h).

E' inoltre allo studio un progetto di indirizzamento sui parcheggi a rotazione, che, attraverso appositi display, indichi in tempo reale il numero dei posti liberi presso ciascuna struttura, riducendo così il traffico derivante dalla mera ricerca «per tentativi» del posto disponibile per la sosta.

Attualmente, in Area C, c'è un forte carico di traffico di servizio (circa 23000 consegne giornaliere) ma l'agenzia della mobilità del Comune ha messo in rilievo il fatto che solo il 30% delle consegne è «per conto terzi» (cioè attraverso operatori di società di logistica che, svolgendo questa attività di impresa, sono disponibili ad investire sul costante rinnovamento del parco veicoli con mezzi più «ecologici»), mentre il restante 70% riguarda consegne «per conto proprio» (es. consegne a domicilio del dettagliante; aziende familiari; artigiani), che avvengono molto spesso con mezzi vecchi ed inquinanti, la cui gestione è una parte importante del problema. Fiab Ciclobby spinge per i prossimi anni affinchè si decida per la chiusura del centro a traffico veicolare privato e per provvedimenti forti di riduzione del traffico veicolare privato nel mese di dicembre e auspica l'approvazione urgente del nuovo Codice della Strada che contenga provvedimenti che aiuterebbero le Amministrazioni a progettare una ciclabilità più ampia, semplice e avanzata, secondo le pratiche evolute che già si attuano Oltralpe. Dal sopralluogo sono emerse diverse criticità. In via Correnti la compresenza di binari e pavé sconnesso e mal tenuto. Sulla Cerchia dei Navigli difficoltà in termini di sicurezza dovuti alle chicane create per i cantieri M4. Da piazza Scala a Brera difficoltà di attraversamento di via Manzoni e in via San Giovanni sul Muro la presenza di binari dismessi rende difficile e pericolosa la circolazione in bici (e non solo). Per i binari in esercizio la manutenzione è costante ed è curata da Atm, quelli non più in uso vengono invece censiti da Atm ma la loro manutenzione passa alla competenza comunale, proprietario della strada.

Il problema dunque riguarda sia la presenza di questi binari non più in uso anche da diversi decenni.

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