Multe in arrivo per gli over 50 No vax lombardi. L'Agenzia delle Entrate prevede che saranno inviate entro martedì 91.943 missive per gli inadempienti all'obbligo vaccinale (che non risultano vaccinati o esentati al 1 febbraio 2022, data in entrata in vigore della legge) solo nella nostra regione, dopo che lo scorso 4 aprile è iniziata la consegna delle comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio.
La provincia di Milano, insieme a quella di Monza-Brianza, copre oltre un terzo del totale dei non vaccinati che saranno multati dall'Agenzia delle Entrate (38.099). Le prime 13.106 lettere di avviso sono state inviate lunedì, 12.304 martedì. Segue la provincia di Brescia con 11mila comunicazioni di avvio del procedimento e Bergamo con 9.955. Al 31 marzo su 1,6 milioni di lombardi di età compresa tra i 50 e i 59 anni, ha aderito alla profilassi il 95 per cento della popolazione (dati Istat), il 95 per cento ha ricevuto la prima dose, il 93 per cento ha completato il ciclo primario. L'83,5 per cento risulta essersi sottoposto anche alla terza dose.
Le «lettere» inviate dall'Agenzia Entrate in questi giorni sono al momento delle «comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio» quindi non richiedono subito un pagamento della sanzione, che come noto ammonta a 100 euro. Come previsto dalla legge (DL 44/2021, convertito in legge 76/2021), invece, il destinatario ha 10 giorni di tempo per comunicare all'Ats competente eventuali motivi di esenzione dal vaccino o il differimento della profilassi per infezioni da Sars-Cov-2. Superato questo periodo senza aver indicato le ragioni della propria scelta la normativa prevede che l'Agenzia delle Entrate invii la sanzione vera e propria di 100 euro entro il termine di 180 giorni.
Il ministero della Salute avrebbe iniziato ad inviare gli elenchi delle persone che non si sono sottoposte al vaccino e, dopo la verifica, vengono inviate le cartelle tramite Poste. Al momento sarebbero state spedite o sarebbero in via di spedizione un primo lotto di circa 600mila «multe» in tutta Italia, di cui appunto quelle lombarde rappresentano quasi un sesto.
Con la fine dello stato di emergenza dal primo di aprile tutte le categorie di lavoratori possono entrare al lavoro con il green pass base, che si ottiene semplicemente con il tampone negativo (dal primo maggio l'addio al certificato verde dovrebbe essere invece totale) e dunque non è più obbligatorio il vaccino, nemmeno per gli over 50.
Intanto salgono a 9.368 i contagi in Lombardia, con un tasso di positività pari al 12,8 per cento su un totale di 72.825 tamponi effettuati. Le province con il maggior numero di casi registrate sono il Milanese (3.107, di cui 1.383 solo in città), seguito dal Bresciano (1.204 casi).
Fanalino di coda il territorio di Lodi con 123 casi. Gli attuali ricoverati con sintomi nei nosocomi lombardi sono 1.088 (-56 rispetto a ieri), dei quali 40 ricoverati in terapia intensiva (+5). I decessi nella giornata di ieri sono stati 29.
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