Sdi vita personale e sociale».Decisa la reazione del candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi, a margine di una colazione in suo sostegno, riguardo al tema della sicurezza a Milano e della lotta al terrorismo, dopo gli attentati di Bruxelles. «Quando noi diciamo che la sicurezza è il problema numero uno - ha spiegato con enfasi Parisi - ci viene detto che non è vero. Noi invece pensiamo sia vero e non lo diciamo per spandere panico ma perché la paura c'è, e dobbiamo assolutamente affrontare il problema con uomini, tecnologie e risorse. (...) Non è più sopportabile questo stillicidio di attentati nelle grandi capitali europee: deve risvegliare un'azione pi decisa ed energica sul tema del terrorismo: È molto grave che Milano Milano da 30 giorni il ministero dell'Interno non abbia ancora nominato il questore - ha concluso Parisi -. Essendo una grande capitale europea è una città a rischio». Ancora più incisivo seppur stringato è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: «Esprimo dolore e sconcerto per gli attentati terroristici di Bruxelles. L'Europa non ha ancora imparato la lezione. È ora che le istituzioni Ue e i governi nazionali reagiscano con fermezza e durezza, senza perdere altro tempo, per annientare ogni forma di terrorismo criminale».Molto duro anche un altro leghista, il capogruppo in Comune a Milano della Lega Nord Alessandro Morelli che, insieme a Marco Osnato (Fratelli d'Italia) e Pietro Tatarella di Forza Italia, pur partecipando al cordoglio per i fatti di Bruxelles, hanno dichiarato di non poter evitare di «riflettere anche sulla situazione più generale dei rapporti tra Europa e paesi Arabi, tra mondo cristiano e realtà islamiche, tra occidente liberale e chi predica ancora un oscuro credo teocratico. Milano deve una volta di più prendere le distanze da una cultura volta ad annientare le libertà fondamentali del vivere civile che vede il terrorismo come unico modo di affermazione del proprio nefasto pensiero - hanno aggiunto -, così anche chi riveste una responsabilità pubblica, oggi, nell'affermare la propria solidarietà umana e istituzionale, non può non prendere le distanze da coloro che, anche a Milano, in nome della religione crede di poter affossare la libertà personale».Da parte sua Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, ha raccolto molti consensi per non aver annullato la seduta odierna dedicata all'annuale sessione europea. «Siamo tutti idealmente a Bruxelles - ha spiegato ieri -, lo spirito europeo è più forte del terrorismo e della violenza. L'Europa nella storia ha vinto perché ha sempre saputo trovare le proprie radici».
Sorpresa della vulnerabilità dell'aeroporto di Bruxelles, lo Zaventeml'ex europarlamentare Fi Licia Ronzulli. «Eravamo convinti fosse lo scalo più sicuro del mondo. l'Europa è ancora in ginocchio, abbiamo sottovalutato il nemico» ha dichiarato durante un'intervista al programma «Pomeriggio Cinque».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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