Cronaca locale

Citylife apre le porte alla città pronti due ettari di parco

Citylife apre le porte alla città pronti due ettari di parco

Dai milioni di visitatori che per ottantun'anni, dal 1927 al 2008, hanno calpestato i padiglioni della fiera campionaria a quelli che ieri all'alba sono entrati per primi, con il cane o le scarpe da ginnastica, nel nuovo parco di Citylife. Un assaggio, 25mila metri quadri sui 168mila che nel 2016 lo renderanno il terzo polmone verde più grande della città dopo il Sempione e i Giardini Montanelli. Un percorso alberato tra le Tre Torri, il Vigorelli fino al Palazzo delle Scintille, l'unico sopravvissuto della vecchia Fiera, futuro polo della moda, cultura e design. L'inaugurazione ieri doveva comprendere il restyling di piazza Giulio Cesare, ma i residenti della zona che battagliano da anni contro il cemento hanno bocciato (strano ma vero) gli alberi che avrebbero abbellito l'area. L'apertura è rimandata a giugno. Per allora sarà restaurata e accesa la fontana delle Quattro Stagioni, spenta e deteriorata da anni. Nei due ettari di verde consegnati da ieri alla città tra la piazza, l'ex largo Africa e la zona tra le due residenze di via Senofonte e e via Spinola già abitate ci sono 7mila metri quadri di superficie boscata con 317 alberi di 39 specie diverse che diventeranno ad alto fusto (soprattutto faggi), quasi 10mila metri quadri di prato e cespugli, aree pavimentate e un fontanile. Lo studio Gustafson-Porter insieme a One Works ha immaginato nella prima parte una riproduzione della «bassa» lombarda, quella invece che si estenderà verso il Vigorelli si ispirerà all'«alta», con piante tipiche della collina. Dove sorgerà la una residenza firmata Libeskind oggi è un «cratere» verde, è finita la bonifica e l'area viene usata come vivaio fino ad avvio dei lavori. Il parco è aperto tutti i giorni dalle 6.30 alle 21.30, d'estate i cancelli saranno chiusi alle 23.30 e scompariranno del tutto quando il quartiere Citylife sarà finito.
Il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e gli assessori al Verde Chiara Bisconti e alla Cultura Filippo Del Corno, presenti al taglio del nastro, hanno anticipato che un gruppo di esperti sceglierà le opere che comporranno un Percorso delle sculture all'interno del parco. Il Comune ha già deciso invece i nomi della piazza che sorgerà tra le Torri e di due vie: alla scrittrice Elsa Morante , a Italo Calvino e al compositore Luciano Berio.
Assicura il presidente di Citylife Giancarlo Scotti che se i grattacieli di Hadid, Isozaki e Libeskind sono il simbolo «le funzioni pubbliche sono una priorità per la società, il successo del nuovo quartiere dipende anche o soprattutto da questo, rispetteremo al massimo il cronoprogramma». Il parco pubblico avrà in futuro connessione wi-fi e tecnologie in grado di ospitare concerti ed eventi.
Già domani e domenica sarà festa per le famiglie. Il nuovo parco ospiterà «Oh che bello!», con laboratori, proiezioni, saltinbanchi e una piccola fiera con libri e botteghe di artigianato, a cura di Esterni («recuperiamo un pò della tradizione persa agli Oh Bej Oh bej» punzecchia il patron Beniamino Saibene).

Occasione per vedere la mostra fotografica «Girano voci», le cesate del cantiere sono diventati una galleria di 50 volti del quartiere, ripresi scattati dagli studenti del Liceo Boccioni.

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