Un clochard massacrato per 50 euro

L'uomo aggredito e rapinato mentre era su una panchina: ora è in gravi condizioni. Caccia a due ventenni

In zona era conosciuto un po' da tutti anche se lui si guardava bene dal dare confidenza, schivo e volutamente isolato. Adesso però la notizia che sta rischiando la vita e che qualcuno l'ha picchiato fino a massacrarlo per una cinquantina di euro, ha fatto il giro del quartiere - stretto tra Scalo Romana e il Corvetto - e i residenti scuotono la testa sconsolati, qualcuno quasi come se avesse perso un amico. Ad esempio Giovanna Vailati, 48 anni, impiegata in un una finanziaria, ha le lacrime agli occhi parlando del clochard 52enne pestato domenica su una panchina nei giardinetti all'angolo tra via Nervesa e via Longanesi, un fazzoletto di verde in mezzo al cemento che a vederlo fa una tristezza infinita. L'uomo adesso lotta contro la morte all'ospedale San Paolo dove era arrivato ancora cosciente e in condizioni non preoccupanti, aggravandosi all'improvviso ieri mattina. «Ma io l'avevo visto quel poveretto. Era lì, non faceva male a nessuno, perché?» si chiede la donna portandosi una mano alla bocca quasi a voler ricacciare indietro lacrime e disgusto.

Già: non faceva male a nessuno. E forse proprio per questa ragione è stato preso di mira da qualcuno che, invece, il male lo voleva fare così, tanto per passare il tempo, a ogni costo.

Quando il senzatetto è stato soccorso, poco prima delle 19.30, infatti, gli operatori del 118, allarmati da quella maschera di sangue, hanno avvertito subito la polizia. Sul posto sono arrivate due pattuglie della questura e gli agenti si sono fatti raccontare dal clochard chi e per quale ragione l'avesse ridotto a quel modo. Al momento l'uomo, infatti, oltre alle ferite sul volto, era disteso sulla panchina e lamentava dolori al costato e all'addome, ma era cosciente. Così ha spiegato alla polizia come due giovani piuttosto alti e robusti e quasi sicuramente dell'Est Europa, gli si fossero avvicinati poco prima all'improvviso accusandolo di aver rubato una borsa (non meglio precisata) contenente dei soldi. Il 52enne ha giurato di non averli mai visti prima e di essere rimasto allibito quando i due hanno cominciato a spintonarlo, quindi l'hanno scaraventato a terra, colpendolo più volte al viso e all'addome con calci e pugni di una violenza così inaudita da togliergli il respiro. E, alla fine, gli hanno portato via cinquanta euro che teneva in tasca. Un ben magro bottino per tanta violenza.

Nonostante i forti dolori, le ferite, le contusioni, le condizioni dell'uomo all'inizio non sembravano problematiche al punto che è stato ricoverato al San Paolo in codice verde, un'espressione che indica una situazione non critica e, soprattutto, con assenza di rischi evolutivi. Il 52enne si è aggravato all'improvviso e sorprendentemente infatti solo ieri all'alba e da allora è ricoverato al reparto di rianimazione dove i medici disperano di salvarlo.

Dal punto di vista investigativo sull'Ufficio prevenzione generale, che coordina le volanti della questura e sul commissariato Mecenate, competente per zona, vista

l'evoluzione in negativo dell'evento criminale, ora prevale naturalmente l'attività della squadra mobile. Sperando che gli investigatori debbano continuare a occuparsi «solo» di un tentato omicidio e non di omicidio in piena regola.

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