Per ora sono in programma 75 eventi, i più importanti dei quali si svolgeranno a braccetto col Piccolo Teatro, la Triennale e il museo di Scienza e della tecnica. Ma l'obiettivo è di superare il centinaio di iniziative per festeggiare i 150 anni del Politecnico di Milano. Un compleanno importante come ha ricordato con un certo orgoglio il rettore Giovanni Azzone, anche perché l'ateneo è tra le più antiche università italiane. Ieri sono stati mandati gli inviti per la festa che si concluderà il 29 novembre 2013, ma che prenderà avvio a dicembre prossimo. Un anno intero tra mostre, incontri, spettacoli, iniziative che vogliono coinvolgere la città, le sue istituzioni, i suoi più importanti poli culturali.
Ecco perché ieri nell'aula magna c'erano gli assessori di Comune e Provincia, ma c'era anche Fiorenzo Galli, direttore generale del museo di Scienza e della tecnica, Claudio De Albertis presidente della Triennale e Sergio Escobar, direttore del Piccolo. «Perché - come ha detto quest'ultimo - siamo tutti dei tarantolati dalla ricerca. In comune abbiamo una passione sfrenata per la curiosità. Abbiamo la convinzione che il viaggio parte da una domanda e arriva ad un'altra domanda». Tutte le iniziative sono legate da questo filo rosso e cioè affermare il valore del cammino al di là del risultato. «Miracoli a Milano» è quindi il titolo dello spettacolo che sarà messo in scena da Laura Curino nel Laboratorio di Crash test al Politecnico e, a seguire, sette incontri in cui architetti dialogheranno con ingegneri del suono, fumettisti con filosofi, musicisti con astronauti. Saranno coinvolti migliaia di studenti anche dai paesi stranieri, professori, aziende per raccontare - come succederà poi con la mostra in Triennale - le «Visioni passate, presenti e future» dell'università che vuole rimarcare forte il suo aspetto internazionale oltre che trasversale fra le varie discipline. Non a caso l'aspetto tecnologico contaminerà anche i più piccoli. Previsti una serie di laboratori e incontri pensati per ragazzi dai 7 ai 15 anni al museo di via San Vittore. Chimica, sostenibilità, robotica e urbanistica diventeranno materie che i ragazzi potranno avvicinare senza averne troppa paura. Milano in questo periodo ospiterà eventi internazionali, come ad esempio l'incontro dei rettori di tutte le università tecnologiche europee. La città potrà entrare dentro l'università e l'università uscirà fuori dalle sue stanze. Con l'augurio - come ha auspicato il presidente della Triennale De Albertis - che sia solo l'inizio affinché le varie istituzioni siamo messe in rete tra loro».
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