«Il 2020 sarà l' anno della svolta». Il sindaco Beppe Sala prova a salvarsi in corner. Ammette su Facebook che le strade sono un colabrodo e annuncia che raddoppierà i fondi per la cura delle strade «perchè i milanesi hanno diritto a vie, controviali e piazze in buono stato, è una questione di sicurezza prima ancora che di decoro». Ma arriva al finale dopo un lungo messaggio che ieri ha fatto scatenare il popolo del web.
Da giorni (diciamo pure mesi) impazzano le proteste per buche stradali e pavè sconnesso, causa di incidenti e danni a scooter e auto (ieri è toccato anche a una gazzella dei carabinieri portata via dal carro attrezzi in Manzoni). «Milano - scrive Sala - sta attraversando un periodo di grande trasformazione che la porta a essere molto attrattiva e dinamica. Essere più viva, però, vuol dire anche essere più vissuta. Il manto stradale fotografa un problema che va gestito senza esitazioni. Individuarne le cause è esercizio complesso e per nulla esaustivo: è cambiato il clima; piogge incessanti si concentrano in alcuni periodi; sono aumentate in modo esponenziale le consegne a domicilio; spesso anche i turisti (che sono raddoppiati in pochi anni) ricorrono all'uso dell'auto per muoversi in città. Tutto ciò concorre ad accrescere l'usura del manto stradale, ne siamo consapevoli. Così come siamo consapevoli che si debba intervenire con maggiore intenzione e determinazione per porre rimedio alla situazione». Ma che la causa dell'incuria siano i turisti che visiterebbero la città in auto o le consegne di rider e furgoncini convince poco i cittadini che sui social «asfaltano» Sala. «Vanno usati materiali più solidi e durevoli, da viale Jenner a Maciachini, zona Monumentale ci sono buche di almeno 20/30 centimetri, pericolosissime per motociclisti e chi gira in bici» uno dei commenti. Michele B. fa notare che «il manto stradale è un disastro soprattutto in periferia, dove onestamente non vedo molti turisti né un incremento così sostanziale del traffico. Credo abbiate un problema di qualità dei lavori e dei materiali, quindi ben venga l'incremento dei fondi ma poi occorre anche un monitoraggio sulle opere». Lascia perplessi anche il richiamo ai cambiamenti climatici: per Vincenzo L. «le strade facevano schifo anche a settembre e ottobre», e Andrea C. si domanda (ironicamente) «chissà come faranno a Kuala Lumpur dove piove forte per 6 mesi di fila». In città ha piovuto anche più abbondantemente in passato. C'è chi lo invita a fare un giro «a vedere le strade in Svizzera, a 50 minuti e con un clima abbastanza simile al nostro». Chi pone 3 cause diverse da rider, clima o turisti: «I problemi sono il fondo stradale e lo strato di usura fatti al risparmio e la scarsa pulizia di strade e tombini dalle foglie cadute, coi relativi allagamenti». E qualcuno ironizza: «Vai a vedere che alla fine è colpa di Salvini».
Critiche arrivano anche dall'opposizione. «Sala si arrampica sui vetri per giustificare le strade colabrodo - tuona il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale -. Tira in ballo i turisti in auto dopo averci raccontato che grazie ad Area B e Area C il traffico era diminuito. Parla di clima, ma allora le strade del Nord Europa dovrebbero essere malconce. La verità è che hanno stanziato meno fondi e si sono ridotti bruscamente i controlli sui lavori effettuati: ci sono solo diciotto addetti divisi per turni per tutta Milano. Da capitolato le buche più pericolose dovrebbero essere riparate in 90 minuti e tutte le altre in 48, ma chi controlla. Sala segua in prima persona il funzionamento di appalti e manutenzioni e non continui ad affidare due terzi delle decisioni all'assessore alla Mobilità Marco Granelli, dopo ritardi e fallimenti su tutti i fronti». Anche il leghista Gabriele Abbiati avverte il sindaco che «non fa onore scrivere che le buche sono colpa di Amazon, rider o troppe auto, è una scusa e lo sa bene. Le strade sono conciate così da qualche anno per la scarsa manutenzione. Qualche esempio? Viale Testi/Zara sono acquitrino dopo poche gocce d'acqua perché i tombini si riempiono di schifezze e non si fa più pulizia. Il ristagno prolungato dell'acqua non fa bene all'asfalto. In via Imbonati/Astesani/Comasina si rifacevano le strade ogni 2-3 anni e ad oggi l'ultima asfaltatura completa risale al 2014. Quindi non accettiamo queste dichiarazioni, avete sbagliato e dovreste assumervi le responsabilità perché la realtà dei fatti è ben diversa da quella raccontata sui social». E il capogruppo della Lega Alessandro Morelli affonda: «Scopriamo oggi che la colpa delle buche è di turisti e rider? Sala offende dei cittadino ribaltando colpe sue sul clima globale. Piuttosto spieghi da dove verranno tolti i soldi usati per tappare le buche perché tra metropolitana a rischio, frenate, buche ammazza-cerchioni la nostra città inizia a prendere la china romana».
L'assessore Granelli riconosce che «la situazione è critica» ma «il Comune vuole reagire. Nei prossimi giorni feriali compresi i sabati saranno in funzione 10 squadre delle imprese più il Nuir con la squadra dei dipendenti comunali.
Oltre a copertura buche e sistemazione masselli, le imprese di manutenzione aumenteranno le asfaltature di porzioni o tratti di strada o marciapiedi, laddove quelle parti sono particolarmente ammalorate. Da metà gennaio partirà anche un'attività specifica di riparazione tombini con uno appalto dedicato di 2 milioni». Nel 2018 sono stati investiti 13,2 milioni, quest'anno 22,4 e saliranno a 49 nel 2020.Chiara Campo
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