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il commento 2 Per i professionisti dell'allarmismo non c'è problema

È andata come avevamo previsto, facili profeti: all'accendersi delle polemiche sulla sicurezza immediatamente i giornaloni pretoriani di Pisapia hanno cambiato discorso e invece di chiedersi cosa non funzioni nella politica di Palazzo Marino, se la sono presa con quei cattivoni dell'opposizione: «Se la politica usa la paura», ha titolato, ad esempio, il «Corriere». Bella capriola, per loro il problema non è cosa succede e perché ma come se ne parla e perché. È un vecchio e consunto espediente dialettico, utilizzato, ad esempio per l'immigrazione. L'accusa è di strumentalizzare fenomeni del tutto normali. Ma da che pulpito viene la predica! Hanno dimenticato come si comportavano loro quando c'erano Gabriele Albertini o Letizia Moratti? Col primo, per loro, la città era un mare di catrame e cemento - i toni usati anche in televisione dai Celentano e dai Fo - praticamente priva di verde mentre la giunta si accaniva a abbattere gli ultimi arbusti. Si trattava di un'ossessiva azione propagandistica a base di allarmismo ambientalista. Eppure in quegli anni sono state piantumate alcune migliaia di alberi. E ora, nonostante non si pianti più un albero, del problema non si parla più. Così pure per quanto riguarda l'inquinamento, su cui negli anni della Moratti, la sinistra delle «mamme antismog» si è accanita facendo del vero e proprio terrorismo psicologico, denunciando, con l'ausilio di qualche struttura compiacente, «migliaia di morti», soprattutto bambini, provocati dalle polveri sottili M10-Erode. Senza riuscire a spiegare come mai Milano resti una delle città con più alta aspettativa di vita. E l'Ecopass della Moratti? Un pannicello caldo, un alibi inutile se non allargato a tutta la città, mentre il Pgt, accusato di «cementificare i parchi», veniva bloccato per un anno e stravolto con grave danno finanziario per il Comune. Tuttavia, se in quegli anni avevamo informazioni quotidiane e sempre terroristiche sulle micidiali polveri, arrivato Pisapia miracolosamente l'allarme è cessato, e non abbiamo nessun dato reale per valutare i miracoli di Area C. Sappiamo solo che in centro c'è meno traffico e chi se ne frega del resto della città. Perciò, cari colleghi anime belle, body guard di Pisapia, non potete scandalizzarvi se ora «la politica usa la paura»: voi lo avete fatto per 20 anni.

Ciliegina sulla torta: «La sicurezza non spetta al Comune ma allo Stato», si autoassolve il sindaco. Ma è stato il Comune a chiedere l'«immediato ritiro» dei militari perché «sembrava di essere a Beirut» ed è il comune a gestire la polizia locale. Meno scuse, Pisapia.

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