Ci sono cose importanti che sembrano futili: le candeline sulla torta appartengono alla specie, insieme con coretti, battimani, congratulazioni, smartphone che si agitano a immortalare il momento magico. E poi la panna. Chi non ricorda le feste di compleanno dell'infanzia, quando ci si sentiva re e reginette per un giorno? quando si spacchettavano i regali con l'ansia gioiosa di chi, ancora un attimo, sarebbe entrato in possesso di un tesoro?
Un tempo tutti i genitori, anche nelle famiglie più povere, avevano ben vivo il senso del giorno di festa. Oggi la crisi generale colpisce e aggredisce anche l'umore che si respira tra le mura di casa: pessimismo, scoraggiamento, il lavoro che non c'è mai stato o che si è appena perso, la difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. Manca la voglia di festeggiare. E anche quando il denaro c'è la mamma, con quegli stessi soldi, ti compra un vestito in più o un cappotto nuovo. Ma i bambini, che il senso della festa lo hanno innato e indistruttibile, desiderano gelati, bibite, piattini e festoni più di qualsiasi cosa al mondo.
«Diritto al compleanno» è nato da questa idea. Realizzato da Energie sociali Jesurum Lab, in collaborazione con il Comune e con Boing, la tv dei bambini, che festeggia anche lei il (decimo) compleanno sul digitale terrestre. Si parte con cento feste gratuite organizzate con stile per bambini che provengono da famiglie in stato di bisogno. Palloncini, animazione, torta, regali e soprattutto giochi. Un due tre stella, patata bollente, sparviero, il gatto e il topo, nascondino, ruba bandiera sono alcuni dei giochi super classici con cui verranno intrattenuti i bimbi che compiono gli anni. Feste di due tipi: per i piccoli tra i tre e i sei anni e per i bambini dai sei ai dieci. Tra i donatori di materia prima godereccia «Mastro Geppetto» dei Fratelli Piana e «La Bottega del Palloncino».
«Bambini e bambine hanno diritto di essere piccoli: leggeri, spensierati, sognatori. Bambini e bambine che non devono sentire il peso delle preoccupazioni economiche che gravano su tante famiglie» spiegano gli organizzatori. È il diritto alla festa, a non essere sopraffatti dalle preoccupazioni dei grandi, che a volte arrivano a non far festa per mancanza di gioia, oltre che per assenza di soldi.
C'è poi la ciliegina sulla torta: la «festa sospesa». Un gesto di vicinanza che chiunque può compiere: organizzare un compleanno per i propri figli e al contempo lasciare «una festa sospesa», pagata ma non consumata, che potrà essere giocata al momento buono, quando arriveranno una mamma e un papà che desiderano far festa ma non possono. Ed ecco qualche prezzo. La festa sospesa costa in tutto 400 euro. Rientrano nella somma 250 euro per il proprio bimbo, comprensivi di spazio, inviti, lettera di ringraziamento per la partecipazione, merenda, torta, animazione e materiale per l'allestimento.
Gli altri 250 euro sono destinati al compleanno sospeso, per il bimbo sconosciuto, segnalato da associazioni e cooperative del quartiere. Ma è possibile contribuire all'iniziativa regalando semplicemente il «compleanno sospeso»: in questo caso il costo è di 150 euro. Una beneficenza dello spirito: a volte allevia più delle banconote.