Il Comune ci ripensa: torna il pavé

Il centro si rifà il look. Torna il pavè all'ombra del Duomo. Questa, almeno l'intenzione dell'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza che sta studiando la possibilità di sostituire la pavimentazione in asfalto nelle vie di pregio con i masselli. L'idea nasce da una constatazione dell'assessore ai Lavori pubblici, durante un sopralluogo in piazza Missori «una piazza violentata e oggi in condizioni oscene», con i suoi tre diversi tipi di asfalto «e il pavè ridotto in pessime condizioni». Così verrà restaurato il pavè di via Manzoni, mentre sarà completamente sostituita la pavimentazione in via Foscolo, via Agnello, via Santa Redegonda e via Berchet. La strategia di Palazzo Marino consiste nel mettere a nuovo il centro, anche in vista di Expo, ma a costo zero: verranno utilizzati i masselli che sono stato rimossi da altri luoghi. In magazzino infatti sono conservati masselli per ricoprire all'incirca 15 - 20mila metri quadri di strade.
In particolare per quanto riguarda l'intervento in via Santa Redegonda, si sta facendo un'«operazione di pulizia» a seguito anche dell'eliminazione del dehor di Autogrill. La via diventerà pedonale, verrà rifatta quindi la pavimentazione e i marciapiedi.
Per del pavè eliminato, ce n'è dell'altro che viene posato. Il piano strade 2013 infatti ha visto interventi di sostituzione della pietra con asfalto in piazzale Baracca, nella vicina via Saffi, di via Monte Santo e via Monte Grappa, in piazza Castello fra via Minghetti e via Ricasoli, e dei cubetti in porfido di via Galvani e via Fatebenefratelli. Non solo quindi il materiale verrà recuperato, e la messa in opera, o meglio, l'intervento sarà finanziato dai privati. Sembra infatti che La Rinascente e Ricordi si siano detti interessati a partecipare alla riqualificazione di strade centralissime, ma non adeguatamente valorizzate, per usare un eufemismo.
Ancora da chiarire, invece, le disponibilità di privati a finanziare opere in via Montenapoleone (per 2,5 milioni al momento messi a bilancio del Comune) per «rendere omogenea la pavimentazione del Quadrilatero».
Presto, ha confermato l'assessore, sarà varato il piano sulla pietra, con gli interventi di rimozione e quelli di riqualificazione, da programmare: «Dopo l'approvazione del bilancio ci sarà una riunione interassessorile per valutare dove e come intervenire e fare il punto sugli eventuali sponsor». Non tutti i cittadini sono stati contenti nel vedere asfaltare alcune piazze e vie centrali: si tratta del gruppo «No asfalto sul pavè» promosso da alcuni cittadini su Facebook e che conta circa 1450 «mi piace». Per Ivan Salvagno, promotore del gruppo, l'intervento in piazzale Baracca è stato uno «scempio»: «Il pavè va sistemato e reso sicuro, mentre l'asfalto deve essere rifatto ogni due anni e non è economico. Ai milanesi del futuro cosa lasceremo?».

Ma l'assessore non ci sta: «I cubetti di porfido non sono una pavimentazione storica. Si tratta semplicemente di eliminare il patchwork di pavimentazioni indecoroso e pericoloso che si vede in diversi punti della città».

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