Cronaca locale

"Così il Comune regala case ai rom". Ennesimo sfregio di Sala ai cittadini

I rom che per 25 anni hanno occupato abusivamente i terreni della periferia di Milano hanno ottenuto case popolari fuori dalle graduatori regolari

"Così il Comune regala case ai rom". Ennesimo sfregio di Sala ai cittadini

Palazzo Marino favorisce i rom e gli irregolari. Non è certo una novità che la giunta di Beppe Sala abbia a cuore gli stranieri e chi vive ai margini della legalità, anche a discapito dei cittadini regolari. Un esempio lampante sono le assegnazioni delle case di edilizia popolare di Milano che sono state effettuate nei giorni scorsi in favore dei rom che per anni hanno occupato abusivamente l'area di Vaiano Valle.

Nessuna graduatoria per loro, in barba ai tantissimi cittadini onesti, italiani o stranieri che siano, che da anni attendono lo scorrimento delle graduatorie per avere una casa popolare: "Il Comune premia le famiglie rom regalando loro alloggi popolari dei Servizi abitativi transitori". La denuncia arriva da Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega ed europarlamentare, che ha fatto emergere una gravissima ingiustizia perpetrata in favore di chi, per anni, ha vissuto fregandosene della legge e del vivere civile. "Questo è vero razzismo ed è targato sinistra. In risposta a una mia interrogazione sul tema ho scoperto che 25 famiglie rom andranno a vivere in case Mm e 2 in case Aler, per un totale di 107 persone che ne scavalcano migliaia in attesa da anni di ricevere le chiavi del proprio alloggio", scrive Silvia Sardone nella sua nota.

Ma c'è di più, perché grazie alla sua interrogazione è emerso che, oltre a queste, "altre tre famiglie verranno sistemate nel centro di ospitalità temporanea di via Novara, che non brilla certo per efficienza visto che in tre anni (2018-2020) è stato speso un milione di euro per trovare casa solo a 95 persone su 341". Oltre alle case, per i rom sono stati destinati ulteriori fondi per progetti di inserimento sociale, che prevede anche l'autonomia reddituale, ossia un lavoro. L’ennesimo tentativo dell'amministrazione per progetti simili che si sono già rivelati fallimentari in passato. "Si parla addirittura di percorsi di autonomia finanziaria per imparare a gestire le proprie spese: ormai siamo al ridicolo", sottolinea Silvia Sardone.

Tutto questo per soggetti che hanno sempre vissuto in disprezzo della legge italiana e della civiltà: "Voglio ricordare ai buonisti di sinistra che a Vaiano Valle sono stati scoperti giri di compravendite di auto usate da criminali per rimanere “puliti” durante i colpi messi a segno, piantagioni di marijuana e cani tenuti in condizioni pessime". Appunti più che leciti da parte di Silvia Sardone, che saranno però lettera morta a Palazzo Marino, dove evidentemente l'amministrazione è più interessata a perseguire le sue battaglie ideologiche piuttosto che migliorare realmente il welfare di Milano.

"Il messaggio che passa è molto semplice: a Milano basta occupare abusivamente per decenni per poi ottenere una casa senza nemmeno mettersi in coda come fanno tutti gli altri.

Il precedente di Vaiano Valle rischia concretamente di essere molto pericoloso”, è l'amara conclusione di Silvia Sardone.

Commenti