Comune, per risanare i conti torna in ballo la vendita A2a

Per il 2013 «ormai siamo in mezzo a un guado». Lo ha ripetuto più volte in questi giorni l'assessore al Bilancio Francesca Balzani. «Dobbiamo fidarci della parola data dal premier Enrico Letta», ossia che tolta l'Imu sulla prima casa ai Comuni arriveranno tutti i fondi per coprire il mancato introito dall'imposta. Milano attende in tutto 221 milioni, ma l'incognita si scioglierà solo a ottobre-novembre. Il buco da coprire altrimenti sarebbe più largo degli attuali 60 milioni. E anche qui prima di gridare allo sbilancio la Balzani attende l'incontro di martedì prossimo a Roma sulla distribuzione del fondo di solidarietà che pesa 52 milioni in più o meno per Milano. Ma giovedì prossimo la giunta approverà i conti, dunque è chiaro che c'è qualche «piano b» sul tavolo.

La via più rapida - e già discussa a inizio agosto da Pisapia con il sindaco di Brescia Del Bono - sarebbe la vendita del 5-6% delle quote di A2a. Milano e Brescia scenderebbero al 50% e incasserebbero insieme circa 100 milioni (50 a testa). E una decina di milioni già entro l'anno si potrebbero recuperare dai morosi delle case popolari.

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